TAORMINA (ME) – La teleferica per volare sospesi nel vuoto si farà. Il progetto definitivo della cosiddetta zip line è stato approvato infatti, nei giorni scorsi, dal dirigente dell’Area Urbanistica e Lavori pubblici (n. 179 del 25/10/22), Massimo Puglisi, dando così esito positivo alla pazza idea che era stata lanciata a marzo e documentata da queste colonne, dalla ditta Adrenaline Flying, di Furnari, società specializzata nel turismo sportivo e di avventura.
Un progetto per il quale è previsto un investimento, esclusivamente privato, di almeno mezzo milione di euro, senza alcun costo aggiuntivo da parte del Comune, che si trova già in stato di dissesto e pertanto incapace di poter disporre alcun tipo di investimento.
La zip line taorminese verrà realizzata attraverso la collocazione di particolari funi di acciaio, tra le colline che circondano il monte Tauro e in una superficie che si trova poco al di fuori del centro abitato. In particolare, l’impianto sarà costituito da tre percorsi, ovvero da tre campate di funi tra di esse collegate, che interesseranno l’area tra contrada Ziretto e contrada Zaccani. La start point della prima teleferica è prevista a oltre quattrocento metri sul livello del mare, tra Monte Purretta e contrada Lombardina sul versante opposto; la seconda zip line partirebbe da ques’ultimo punto di arrivo/partenza, denominato anche Mulo Fauso a circa 322 metri di altezza, per arrivare sul versante opposto della valle in adiacenza alla via David Herbert Lawrence; la terza e ultima tratta di teleferica andrebbe a completare infine il percorso, dalla via Lawrence fino al versante di contrada Zaccani, scendendo così fino a circa 110 metri sul livello del mare.
L’Amministrazione del sindaco Mario Bolognari punta così ad ampliare l’offerta dei servizi turistici di Taormina valorizzandone paesaggio e territorio, ma nel rispetto della natura già esistente. Ecco perché, insieme alla presentazione del progetto, nei mesi scorsi, era stato contestualmente pubblicato uno Studio d’incidenza ambientale, con tutte le relative valutazioni geologiche e paesaggistiche del caso. Le azioni del progetto interessano da un punto di vista logistico, il sorvolo di un breve tratto della Zona speciale di conservazione (Zsc) denominata “Rupi di Taormina e Monte Veneretta”, che non potranno così ospitare le stazioni di arrivo e partenza delle funi. In ogni caso i progettisti, che sono l’ex deputato e ingegnere, Vincenzo Garofalo, e l’ingegnere Giuseppe De Pasquale, hanno assicurato che l’intervento non interesserà le aree di pregio, non inciderà in alcun modo su flora e fauna locali, e hanno dato quindi parere positivo alla realizzazione dell’impianto nello Studio di incidenza ambientale, che comunque è stato realizzato limitatamente alla fase di screening. È altrettanto vero però, che nella fase dei lavori, la cui durata è stata prevista per circa quattro mesi, ci sarà un cantiere che determinerà comunque un minimo d’incidenza negativa sui luoghi, e che dovrà coesistere con gli obiettivi di tutela, valorizzazione e fruizione sostenibile delle aree a rilevanza strategica della Rete ecologica siciliana (Res). La ditta proponente aveva comunque incassato anche l’ok in sede di Conferenza dei Servizi, tenutasi lo scorso luglio, così come nei giorni scorsi è arrivato l’importantissimo “sì” dell’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione Sicilia.
L’approvazione del progetto costituisce in ogni caso una variante al Piano regolatore generale, quale strumento urbanistico vigente, nonché apposizione di vincolo preordinato all’esproprio sulle aree da sottoporre alla procedura espropriativa. L’opera sarà finanziata interamente con capitale privato da parte della ditta proponente che ne ha documentato la capacità economica e finanziaria e la immediata disponibilità.
Massimo Mobilia
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