Caltanissetta

Tari 2015, a Campofranco è caos avvisi

CAMPOFRANCO (CL) – Caos Tari 2015 sul territorio comunale, con il Comune impegnato a tentare di recuperare quanto dovuto dai cittadini morosi e la comunità che mugugna a causa di qualche errore nella distribuzione degli avvisi di pagamento. Sono circa 420 quelli emessi per un importo di circa 150 mila euro che il Comune non ha incassato.

Che qualcosa sia andato storto, in ogni caso, lo ha ammesso anche l’Amministrazione comunale retta dal sindaco Rosario Pitanza. “A causa di un disguido burocratico/telematico – hanno fatto sapere dall’Esecutivo comunale – si sono verificate delle disfunzioni nella consegna dei solleciti riguardanti la Tari 2015. Al fine di regolarizzare la propria posizione tributaria, i cittadini dovranno effettuare il versamento della sola imposta dovuta entro sessanta giorni dalla notifica dell’avviso di accertamento”.

I pagamenti possono essere effettuati compilando un nuovo modello F24 ricopiando i dati presenti nel modello F24 pervenuto, con l’inserimento della sola imposta principale, oppure recandosi presso l’Ufficio Tributi del Comune nei giorni e negli orari d’ufficio, dove verrà consegnato il nuovo modello di pagamento F24. Il ricevimento del pubblico avverrà nel rispetto delle vigenti norme anti Covid.

“Trascorsi i sessanta giorni dalla notifica dell’avviso di accertamento – hanno sottolineato ancora dall’Amministrazione – senza che il cittadino contribuente abbia effettuato il versamento dell’imposta, esso stesso diventerà tale a tutti gli effetti”.

A chi, nel frattempo, avesse già pagato con l’importo eccedente l’imposta principale o effettuerà il versamento totale con il modello F24 ricevuto entro i sessanta giorni dalla notifica dell’avviso di accertamento, l’importo versato in eccesso all’imposta principale verrà calcolato in detrazione nella bollettazione 2021.

“Tutti i cittadini – hanno concluso dal Comune – una volta effettuato il pagamento, sono invitati a trasmettere all’Ufficio Tributi copia del modello F24 quietanzato al fine di annullare l’avviso di accertamento emesso”.