Lo scorso 10 aprile si è tenuto un tavolo tecnico, presso l’ufficio del commissario di governo, inerente le azioni da eseguire per far fronte al fenomeno dell’erosione costiera che sta interessando Agrigento. Nel dettaglio, ci sono 15 metri in meno di costa in contrada Maddalusa, il rischio attuale è il crollo della strada adiacente. “Segnalato il fenomeno alle amministrazioni competenti – scrive Anas in una nota -, occorre provvedere alla messa in sicurezza del costone sottostante la statale 640. Il fenomeno erosivo interessa anche un importante agglomerato residenziale che si trova in zona”. “L’arretramento costiero, tra il 1994 e il 2012, è dovuto – continua Anas – unicamente all’erosione delle onde e delle correnti marine. Proprio in quel tratto, infatti, non sono presenti i frangiflutti che ridurrebbero sensibilmente il fenomeno erosivo”. Nel corso della riunione è stato escluso che l’accaduto possa essere attribuito alle acque piovane provenienti dal tratto stradale, che risultano efficacemente convogliate nelle opere di presidio idraulico predisposto da Anas. Considerato questo, l’Ente stradale ha realizzato un progetto finalizzato alla realizzazione di una trincea drenante, a protezione della piattaforma stradale, atta a convogliare le acque a monte delle pertinenze Anas in un tombino di scolo posto a valle della statale. Nella riunione, dove hanno partecipato il Genio Civile e il Comune di Agrigento, il Dirigente della Protezione Civile regionale, il commissario di governo e i responsabili Anas, è stato stabilito che l’Ente nazionale per le strade, oltre la realizzazione della trincea, si farà carico della progettazione e realizzazione di una vasca di decantazione delle acque provenienti dalla piattaforma stradale e del progetto di ripristino delle opere di intercettazione e regolare deflusso delle acque. La Conferenza dei servizi è stata convocata già per giugno. “Ringraziamo il Presidente Nello Musumeci e il responsabile dell’ufficio per il dissesto idrogeologico Maurizio Croce, – si legge nella nota dell’associazione Mareamico di Agrigento – nell’avere raccolto immediatamente le segnalazioni provenienti dalla nostra associazione, in merito al disastro erosivo. Adesso occorre passare dalle parole ai fatti. Servono i progetti e le opere per fronteggiare il fenomeno erosivo che sta sottraendo spiagge e territori, creando danni ambientali e turistici alle nostre coste”.