CATANIA – La pandemia non ha certo aiutato. Anzi, ha peggiorato di gran lunga una situazione già al limite. Poveri e indigenti sono in aumento anche a Catania. Come evidenziato nell’ultimo rapporto della Caritas diocesana etnea in cui viene scattata la fotografia delle nuove difficoltà dovute anche all’emergenze sanitaria e alla conseguente crisi economica, con numeri allarmanti che raccontano come solo nel 2021 gli interventi dei volontari dell’Help center siano aumentati del 600 per cento.
In piazza della Repubblica, in pieno centro storico, a due passi dalla stazione centrale, sono tornate le tende. Tante e tante sistemate sotto i portici, accolgono alcuni senza tetto di cui, però, sembra ancora non si sappia molto, considerato che i servizi sociali del Comune non sono a conoscenza di chi le abiterebbe.
A giudicare dal numero delle strutture esistenti, comunque, dovrebbero essere più famiglie a dormire in mezzo alla strada, non potendo permettersi evidentemente altro. Una questione di sicurezza, per i senzatetto in primo luogo e per il resto dei cittadini, di decoro e anche di umanità. Di cui è cosciente l’amministrazione comunale che, per bocca dell’assessore alla Polizia municipale, Alessandro Porto, assicura un rapido intervento. “Il problema degli indigenti è diventato sempre più grave – afferma il delegato della giunta guidata dal sindaco Salvo Pogliese. Si tratta di una questione delicata – prosegue – aggravata dall’emergenza economica scatenata ormai da un anno dalla pandemia e che non può essere affrontata con un pugno duro, ma attraverso la collaborazione di tutti”.
L’assessore Porto assicura che presto si raccorderà, non solo con l’assessorato ai Servizi sociali, ma anche con tutti servizi di volontariato che si occupano dei senzatetto, come il presidio leggero. “Ci raccorderemo – continua – verificheremo quali sono i bisogni e cercheremo di trovare le soluzioni adatte”. D’altronde, i numeri delle nuove indigenze sono altissimi. “A presentarsi alla struttura dell’organismo diocesano – si legge nel rapporto Caritas – sono principalmente famiglie, italiane e straniere, rappresentate da madri o padri che hanno perso il lavoro e hanno bisogno di supporto per tutti gli aspetti della quotidianità”.
Una questione urgente che è stata posta anche in Commissione consiliare “ma purtroppo non sono stati ancora segnalati dalle autorità preposte ai servizi sociali – spiega il presidente e consigliere comunale di Grande Catania, Sebastiano Anastasi. Sono certo che appena accadrà si attiveranno come sempre la rete e gli interventi del caso” – conclude.