Su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, i carabinieri hanno eseguito un provvedimento di fermo emesso dal Pubblico Ministero nei confronti di Giovanni Gurreri (classe 2000) e Filippo Antonio Saitta (classe 1997), entrambi catanesi e con pregiudizi di polizia, in quanto gravemente indiziati il primo di tentato omicidio, detenzione e porto illegale d’arma da fuoco e munizioni, mentre il secondo per i reati di possesso e porto illegale d’arma da fuoco clandestina e detenzione illegale di munizioni.
I due soggetti fermati sono entrambi legati da vincoli di parentela ad esponenti posti al vertice di due compagini criminali cittadine, ed in particolare il 22enne a quella dei “Cursoti-Milanesi” mentre il 26enne a quella dei “Santapaola-Ercolano”. Gurreri, inoltre, è stato già coinvolto quale vittima, nel pomeriggio del 3 gennaio scorso, in un’aggressione terminata con un’azione di fuoco durante la quale fu colpito a una gamba in viale Medaglie d’Oro.
L’odierna indagine, che ha portato alle citate misure ed è stata coordinata da questa Procura Distrettuale, è stata condotta dai carabinieri della compagnia di Catania – Piazza Dante con il qualificato contributo dei militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania e trae origine da una sparatoria avvenuta nella mattinata del 31 luglio 2023, in via Santa Maria della Catena, dove erano rimaste ferite due persone.
L’indagine, condotta e finalizzata grazie a serrate indagini sul territorio cittadino, alla raccolta delle fonti testimoniali e alla visione dei filmati delle varie telecamere di sicurezza della zona, dimostrerebbe come, intorno le 10.50 di lunedì, alcune persone avrebbero avuto delle discussioni all’interno di un bar, verosimilmente per motivi economici, sfociate in una accesa lite su strada, all’esito della quale i due fermati si sarebbero confrontati armi in pugno.
In particolare, nelle fasi più concitate della lite, uno dei due contendenti, il 22enne, nell’esplodere alcuni colpi d’arma da fuoco ad altezza uomo contro il 26enne non avrebbe colpito la vittima designata ma altre due persone risultate estranee alla lite.
Mentre i due feriti sono stati soccorsi dai cittadini presenti sul posto, dopo le fasi animate della sparatoria, i due contendenti avrebbero guadagnato la fuga verso due direzioni opposte, il primo allontanandosi verso il centro cittadino mentre il secondo per le vie limitrofe. Lì, poco dopo, i carabinieri hanno trovato una pistola a salve modificata ancora carica e con un colpo in canna calibro 380 e altri due proiettili calibro 380.
Il successivo intervento sul posto della Sezione Rilievi del Nucleo Investigativo consentiva altresì di repertare su luogo della sparatoria quattro bossoli calibro 7.65. Infine i due – dopo una serrata attività info-investigativa e di ricerca sul territorio attuata dai Carabinieri – sono stati rintracciati in 3 agosto scorso, il primo nell’abitazione di una congiunta mentre il secondo in casa di un amico a Mascalucia (CT).
I soggetti sono stati ristretti nel carcere di Catania Bicocca in attesa dell’udienza di convalida che si è tenuta venerdì e, all’esito della quale il giudice per le indagini preliminari, dopo aver convalidato il fermo, ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere per entrambi, i quali hanno ammesso i fatti e hanno ricondotto le ragioni della lite a un pregresso debito contratto da Saitta, che non aveva mostrato l’intenzione di estinguerlo tempestivamente, nei confronti di Gurreri.