MILAZZO (ME) – C’è un nuovo bando dell’Adsp dello Stretto per la gestione del terminal traghetti e passeggeri di Milazzo dopo il nulla di fatto del precedente a cui nessuno ha risposto.
Le offerte vanno presentate entro il 15 ottobre e si spera, vista l’importanza del servizio, che questa volta si verifichino le condizioni per potere avviare l’affidamento. Intorno alla vicenda si sono innestate in queste ultime settimane tutta una serie di questioni correlate, con le posizioni dei soggetti in modo diverso coinvolti, dal sindaco di Milazzo ai sindacati, da Federalberghi a Caronte & tourist. Il Commissario dell’Adsp dello Stretto contrammiraglio Antonio Ranieri, poco incline a interviste e comunicati, non è stato disponibile a rispondere ad alcune domande che il QdS avrebbe voluto fargli. Il secondo bando pubblicato è sostanzialmente uguale a quello andato deserto, ad eccezione di una revisione al ribasso del fatturato minimo – da 400.000 euro a 200.000 euro, per “potere permettere una maggiore partecipazione da parte degli operatori economici”, si legge.
“La gara – ha sottolineato il presidente di C&T Im, Vincenzo Franza – riguarda in realtà due stazioni marittime: quella al servizio degli aliscafi sulla Marina Garibaldi e quella al servizio dei traghetti ad Acqueviole. Stazione marittima, quest’ultima, composta da due fabbricati, bagni, parcheggi e biglietterie ma attualmente sottoutilizzata a causa del mancato completamento della bretella parallela a Via Tindaro La Rosa, che avrebbe dovuto collegarla direttamente al porto. Ed è proprio a causa di questa ormai insostenibile anomalia che i passeggeri in auto continuano a utilizzare la viabilità cittadina per raggiungere prima la storica biglietteria di Via dei Mille e tornare poi indietro verso l’imbarcadero bypassando la biglietteria di Acqueviole e la bretella, sulla carta già integralmente tracciata, che da questa potrebbe agevolmente portare ai traghetti senza interferire sulla viabilità cittadina”.
“Il mancato completamento da parte dell’Autorità di Sistema portuale di questa bretella dedicata – ha aggiunto Franza – ha fin qui di fatto impedito l’utilizzo a pieno regime del terminal di Acqueviole, che purtroppo rappresenta attualmente solo un costo, quando invece potrebbe non solo contribuire al riequilibrio finanziario complessivo della gara, ma anche contribuire a decongestionare la viabilità di Milazzo, migliorando i servizi per i passeggeri ”. I problemi della prima gara andata deserta sembrano siano proprio gli alti costi. A gestire il terminal passeggeri e traghetti è la Comet di Ivo Blandina che, proprio per motivi economici, non vuole più occuparsi del sevizio. Dopo la scadenza naturale della concessione l’Adsp dello Stretto ha espletato il bando di gara, ma la Comet non solo non vi ha preso parte, ma ha aperto la procedura di licenziamento per 8 lavoratori, decisione confermata anche dopo la riunione sindacale.
“È indispensabile – hanno sostenuto i segretari Garufi (Filt Cgil), D’Amico (Fit Cisl) e Di Mento (Uiltrasporti) – che il nuovo bando contempli esplicitamente la clausola sociale per garantire i livelli occupazionali e il mantenimento del contratto nazionale di lavoro dei porti”. Il commissario dell’Adsp ha convocato per giovedì sindacati e Comet per affrontare la questione. L’azienda di Ivo Blandina, che per 12 anni ha avuto la gestione, contesta gli oneri di servizio previsti nel bando e la mancanza di copertura del costo del personale, delle manutenzioni e dei servizi resi all’utenza, oltre che del canone.
“Non ci sono assolutamente le condizioni per poter continuare la gestione dei Terminal dell’Autorità portuale” – ha detto Blandina, comunicando il licenziamento dei lavoratori in servizio all’interno delle strutture di via Luigi Rizzo e via Acqueviole utilizzate da Caronte & Tourist e Libertylines. La soluzione avanzata da Comet, ma anche sembra dal sindaco di Milazzo Pippo Midili, di trasferire i costi aggiuntivi sui passeggeri, trova contrari le associazioni dei consumatori, sindacati e Federalberghi; il presidente Christian Del Bono chiede di essere coinvolto sulla questione insieme ai 4 sindaci delle Isole Eolie. Midili contesta soprattutto il nuovo bando “che addossa al concessionario spese triplicate rispetto al canone per fare fronte a tutti i servizi richiesti in favore dei passeggeri; non posso accettare che ancora una volta scelte dell’Autorità di sistema vadano a penalizzare la mia città, innanzitutto determinando la perdita di posti di lavoro, ma anche di condizionare l’attività di un settore, quello turistico, che è importante. Non può l’Autorità di sistema, che dal porto di Milazzo attinge il 45 per cento delle risorse, impiegarne appena il 3 per cento per l’attività del nostro scalo..”