PALERMO – Mentre Palermo rischia di trovarsi i rifiuti fin dentro le cabine elettorali che a giugno verranno allestite per la scelta del nuovo sindaco, è partita la campagna mediatica del “terrore” sui termovalorizzatori. Dopo l’annuncio del presidente Musumeci sull’idoneità di due progetti per realizzare altrettanti impianti, uno a Gela e uno a Catania, alcuni partiti politici e movimenti ambientalisti – su tutti, il M5s e Legambiente – sono tornati a ribadire con forza la loro contrarietà, annunciando una serie di iniziative di protesta.
In generale, il leitmotiv è più o meno lo stesso: è possibile liberarci della spazzatura ricorrendo alla sola raccolta differenziata. Un’affermazione così generica da fare infuriare sui social parecchi cittadini che, stanchi di vedere le loro città ridotte a discariche maleodoranti, si sono resi conto della mistificazione della realtà. Che invece va presa per quella che è: non si può riciclare tutto… CONTINUA LA LETTURA. QUESTO CONTENUTO È RISERVATO AGLI ABBONATI