Calcio

Terremoto Juventus, chiesto processo per Agnelli, Nedved e Arrivabene: cosa rischia il club?

Nell’ambito dell’indagine sui bilanci della Juventus, la procura di Torino ha chiesto 13 rinvii a giudizio nei confronti di 12 persone fisiche più la stessa società. Stralciata invece la posizione degli ex sindaci. Il rinvio a giudizio è stato chiesto anche per l’ex presidente Andrea Agnelli, l’ex vicepresidente Pavel Nedved, l’ex direttore Fabio Paratici e l’a.d. Maurizio Arrivabene.

L’accusa è di false comunicazioni sociali, manipolazione del mercato, dichiarazioni fraudolente con utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e ostacolo alle autorità di vigilanza. La chiusura delle indagini è stata notificata lo scorso 24 ottobre, mentre risalgono a lunedì le dimissioni dell’intero cda della società. Sarà l’assemblea del 18 gennaio a varare il nuovo board, per ora è nota solo l’indicazione del presidente nella persona di Gianluca Ferrero, da parte dell’azionista di maggioranza Exor.

Cosa rischia la Juventus?

La Juventus è stata assolta anche in appello nel procedimento sulle plusvalenze. Ma la procura della Figc sulla base degli ultimi documenti arrivati da Torino ha aperto un nuovo procedimento sulla parte relativa agli accordi con i giocatori per l’integrazione degli stipendi. Nel codice di giustizia sportiva l’articolo di riferimento è il 31 che riguarda le violazioni in materia gestionale ed economica. Le sanzioni vanno dalla multa all’inibizione dei dirigenti, fino ai punti di penalizzazione. Solo se venisse provata la falsificazione dei documenti contabili al fine di ottenere l’iscrizione al campionato la pena massima sarebbe l’esclusione dal torneo o la retrocessione. Ma anche recependo i rilievi fatti dalla Procura e dalla Consob sui conti della società non si configura uno scenario del genere, anche grazie ai 700 milioni di euro di aumento di capitale negli ultimi tre anni.