In due ore nel Catanese ci sono state qualcosa come 18 scosse di terremoto. Un vero e proprio sciame sismico che sta colpendo non solo la provincia Etna ma una buona parte della Sicilia occidentale.
La Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile è in contatto con le strutture locali del Servizio, dopo l’evento sismico registrato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia con epicentro localizzato nel comune di Motta Sant’Anastasia in provincia di Catania.
L’evento è stato “avvertito dalla popolazione”, ma dalle “verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia- sottolinea una nota – non risultano danni a persone o cose”.
La Soris della sala emergenze della Protezione Civile regionale ha già fatto una ricognizione telefonica di tutti i sindaci del comprensorio di Motta Santa Anastasia e al momento non si registrano danni a cose o persone. Nessuna segnalazione risulta pervenuta ai vigili del fuoco.
Una scossa di terremoto di magnitudo 4.3, quella più forte, è stata registrata dall’Ingv alle 22. 33 nel Catanese. L’evento è stato nettamente avvertito a Catania e provincia. Segnalazioni sono arrivate anche dalle province di Siracusa e Ragusa. L’ipocentro è stato localizzato a sei chilometri a sud-est di Motta Sant’Anastasia e una profondità di undici chilometri. La stessa zona dove erano già state localizzati, dalle 21.36, altri cinque sismi di magnitudo compresa tra 2.4 e 3.3.
Dopo il terremoto delle 22.33 uno sciame sismico ha interessato più in generale la zona di Motta Sant’Anastasia con una decina di scosse registrate dall’Ingv di energia compresa tra 1.6 e 2.8 di magnitudo.