Non si placano le forti scosse di terremoto che si stanno verificando in questi giorni a Sud della Sicilia, a pochi chilometri di distanza dalle coste meridionali dell’isola di Malta, nel mar Mediterraneo.
Dopo il terremoto di magnitudo 5.0 che è stato registrato dagli strumenti della Sala Sismica dell’Ingv nella mattinata di lunedì 23 gennaio e avvertito anche nelle province di Ragusa e Siracusa, tra ieri e oggi sono stati numerosi gli eventi sismici di magnitudo differenti.
Ieri sera, alle 21,25, l’Ingv ha segnalato una scossa di magnitudo 5.6 in mare aperto, a una profondità di 16 chilometri. Un altro forte terremoto è avvenuto durante la notte, precisamente alle 2.12 con una magnitudo di 4.2 e una profondità di 10 chilometri, sempre in mare.
L’ennesimo terremoto, stavolta di magnitudo 4.0, è avvenuto in mattinata con una magnitudo di 4.0 e una profondità di 19 chilometri. Nel mezzo, la Sala Sismica dell’Ingv ha registrato anche altre scosse di intensità minore. L’intenso sciame sismico continua a manifestarsi al momento senza creare particolare preoccupazione tra gli abitanti.
L’area tra Sicilia e Malta è una delle più note per quanto riguarda i terremoti, con la faglia ibleo-maltese particolarmente “temuta”. Si tratta di una grossa fenditura della crosta terrestre che, da Malta, risale fino alla Sicilia meridionale.
Proprio questa faglia, nel corso dei secoli, è stata responsabile dei più forti terremoti che hanno colpito il versante sud-orientale del territorio siciliano.