Sanità

Terza dose, niente scuse, meno reazioni avverse dell’Aspirina

Solo una segnalazione di sospetta reazione avversa è stata diramata all’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) relativamente alla somministrazione della terza dose di vaccino anti-Covid, iniziata nel mese di settembre, a fronte di circa 46.000 dosi somministrate. Una percentuale di reazione avversa dello 0,00002% contro lo 0,0012% di reazioni avverse sul totale dei vaccinati con doppia dose.

Insomma, la temuta terza dose sembra proprio essere sicura. Soprattutto se confrontata con tanti medicinali di uso comune che producono reazioni avverse in percentuale assai maggiore.

Insomma, non ci sono scuse. La terza dose di vaccino, per chi la deve fare, e quindi le prime due, devono essere un obbligo morale nei confronti di sé stessi, delle persone care che ci stanno intorno e della Comunità intera.

Il nostro Paese è dotato di un sistema di farmacovigilanza che, ormai da molti anni, dedica un’attenzione particolare e un apposito impianto organizzativo proprio al monitoraggio di quello che succede dopo la somministrazione di un vaccino.  

Paracetamolo, Ibuprofene, ma anche Amoxicillina e Acido acetilsalicilico, i cosiddetti farmaci da banco, causano più reazioni avverse dei vaccini anti Covid. A rivelarlo sono i numeri dell’Ema, l’Agenzia Europea per i medicinali. Il Paracetamolo, in un anno, ha provocato, nella sola Europa, 275 decessi. L’ibuprofene ne ha provocate 92.

L’acido acetilsalicilico, comunemente noto con il nome di aspirina, ha provocato 297 decessi, con 27 casi trombotici. Le reazioni avverse segnalate, in tutta Europa, sono pari a 91.447.