Cronaca

Tik tok, “istigazione al suicidio” per influencer siciliana

Clamorosa svolta, anticipata ieri dal Qds.it nell’indagine sulla morte di Antonella Sicomoro (nella foto la scuola), la bambina di dieci anni del quartiere Kalsa di Palermo morta soffocata per un tragico gioco su TikTok che ha portato alla chiusura degli account dei minorenni sul social cinese da parte del Garante.

La Polizia Postale di Firenze, coordinata dal procuratore aggiunto Luca Tescaroli e dal sostituto Fabio Di Vizio, al termine di una complessa e delicata attività d’indagine, ha denunciato una “influencer” della provincia di Siracusa, per istigazione al suicidio. Normalmente il reato prevede una pena da cinque a dodici anni di reclusione, ma le pene vengono equiparate a quelle dell’omicidio se la persona morta ha meno di quattordici anni o è incapace di intendere e di volere.

La Polizia Postale fiorentina, nell’ambito dell’attività di monitoraggio della rete internet, “hanno individuato sul social network Tik Tok un link riconducibile al profilo della ‘influencer’ siciliana, nel quale viene visualizzato un video ritraente una ‘sfida’ tra la donna e un uomo, in cui entrambi si avvolgevano totalmente il volto, compresi narici e bocca, con il nastro adesivo trasparente, in modo tale da non poter respirare”.

Il video, “estremamente pericoloso in quanto visibile a tutti gli utenti senza restrizioni, potendo costituire oggetto di emulazione da parte di minorenni, come purtroppo già accaduto nei recenti fatti di cronaca con sfide analoghe”, è stato immediatamente segnalato dal Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia sulla rete del Servizio Polizia Postale di Roma e rimosso dalla piattaforma Tik Tok.

Nell’ambito dell’attività di monitoraggio è stato accertato che nel tempo l’influencer aveva pubblicato anche altre numerose “video sfide” dello stesso tenore, che le hanno permesso di ottenere popolarità e l’attenzione di ben 731.000 followers di diverse età.

Ieri avevamo dato notizia del sequestro all’influencer Ornella Zocco di una serie di apparecchiature da parte della Procura fiorentina.

“La signora Zocco – aveva confermato parlando con la nostra Ivana Zimbone il suo legale, l’avvocato penalista Giambattista Rizza del Foro di Siracusa – ha subito il sequestro da parte della polizia delle apparecchiature utilizzate per le trasmissioni (pc, telefono cellulare). Tale sequestro è stato ordinato dalla Procura di Firenze, la quale ritiene che la donna abbia pubblicato su TikTok dei contenuti che inviterebbero gli utenti al suicidio. La signora, che oggi vanta circa un milione di visualizzazioni sul famoso social network, ha deciso di appellarsi al Tribunale del Riesame per capire esattamente quali contenuti avrebbero violato le norme, ritenendosi del tutto estranea alle accuse”.

“Inoltre – aveva aggiunto Rizza -, la donna non ha più potuto accedere al suo profilo proprio perché l’accesso le è stato negato. Invece rimane a sua disposizione la possibilità di aprire un nuovo account, non essendo stata definita alcuna restrizione nel merito”.