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Tornano le piogge e Catania subito si allaga, danni nella Zona industriale

CATANIA – Intense piogge accompagnate da forti raffiche hanno causato diversi danni in città e in provincia. Oltre 50 gli interventi espletati ieri dai Vigili del Fuoco del Comando provinciale etneo soprattutto per salvare persone rimaste bloccate nelle auto in panne e per allagamenti in abitazioni e locali a piano terra o sotto il livello stradale. Ad essere colpita è stata l’intera area metropolitana di Catania ed in particolare il Villaggio Santa Maria Goretti e la Zona Industriale, dove alcune aree sono diventate impraticabili perché completamente sommerse dall’acqua. Il maltempo ha interessato anche i paesi pedemontani come Gravina, San Pietro Clarenza, Mascalucia, San Giovanni la Punta, Trecastagni e Belpasso, oltre alla zona di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia.

“Non ci sono parole per definire questa vergogna – ha commentato Saro Pappalardo, segretario generale del sindacato Fismic Catania, che si è soffermato soprattutto sui disagi nella Zona industriale – I pericoli a cui si è costretti tutte le volte che piove, il rischio di avere incidenti, di farsi male, di rovinare le automobili o di rimanere bloccati in mezzo a veri e propri laghi non può che suscitare indignazione”.

Su tutte le furie anche la Cisl che parla di “allarmi rimasti inascoltati”. “Dopo tanto parlare e alcuni interventi effettuati dell’Irsap – sottolinea il segretario Maurizio Attanasio, insieme con i segretari delle federazioni di settore – nessuno ha fatto più niente mentre occorre fare di più. Nel mese di giugno sarebbe dovuto partire il cantiere dell’appalto finanziato dal ‘Patto per il Sud’ per un finanziamento di 2 milioni 303 mila euro per tutte le infrastrutture e le pertinenze presenti nell’area”.

“Non si può andare avanti così! Da tempo – aggiungono – diciamo che nella zona industriale gli interventi di manutenzione e messa in sicurezza devono scaturire da una intesa sinergica di tutti gli enti coinvolti, Regione-Comune-Città metropolitana, per poter operare su strade e torrenti, ciascuno per la propria competenza e in modo efficace. Così – concludono – si vanifica ogni sforzo per attrarre nuovi insediamenti industriali, non si tutela l’occupazione e non si programma alcuna azione di sviluppo per la nostra provincia”.