Trapani

Panifici a Trapani, chiesta la chiusura domenica e festivi

TRAPANI – Un’ordinanza per prevedere la chiusura di tutte le attività di panificazione nelle giornate festive ed in particolare la domenica, questo il tema principale portato avanti dall’associazione provinciale ‘I Fornarini’ e dalla Confederazione datoriale Cifa Trapani.

“La chiusura nei giorni festivi – commenta Francesco Alagna, presidente de ‘I Fornarini’ – non comporterà alcuna perdita di posti di lavoro, ma anzi avremo lavoratori che continueranno a guadagnare come prima e renderanno molto di più, perché riscopriranno il diritto al riposo ed al piacere di stare in famiglia. Del resto, la storia recente ha dimostrato come l’apertura continua di tutte le attività commerciali non abbia portato ad un aumento del numero di dipendenti occupati, ma solamente un maggiore loro sfruttamento e la riduzione dei loro diritti”.

Riposo e più profitto per i dipendenti, eliminando orari di lavoro massacranti e riscoprendo così i piaceri della vita. “Ribadiamo fortemente la nostra posizione chiedendo, come peraltro già ottenuto per il periodo compreso tra il 16 giugno ed il 30 settembre, la chiusura domenicale e nei festivi di tutti i panifici. Continua, in tal senso, la nostra fattiva interlocuzione con l’assessore regionale alle Attività produttive Girolamo Turano, sempre disponibile all’ascolto delle diverse categorie produttive”, a dichiararlo è Gaspare Ingargiola, Segretario provinciale Cifa Trapani.

“La domenica chiusa non arreca alcun danno economico alla nostre attività – prosegue il presidente dell’associazione ‘I Fornarini’ -, anzi durante l’emergenza covid-19 abbiamo avuto modo di scoprire quali siano stati i vantaggi economici. Le mancate vendite nelle festività vengono abbondantemente ricompensate dai maggiori incassi registrati nel prefestivo e nella giornata immediatamente successiva. Ma non solo, la chiusura nei festivi porta un profitto maggiore – conclude – dato dall’abbattimento dei costi del personale ma anche dalla riduzione del costo delle utenze. Solo per fare un esempio, il lavoro domenicale prevede il costo orario di 11,59 euro all’ora, ossia il 75% in più rispetto alla paga oraria riconosciuta ad un apprendista lavoratore addetto alla vendita del pane, oltre ai maggiori oneri previdenziali, assicurativi e fiscali”.
Un risparmio economico per i datori di lavoro e fisico per i dipendenti che tornano a respirare.