Via libera ad un protocollo d’intesa sull’installazione di sistemi di video-allarme antirapina tra la prefettura di Trapani, Confcommercio imprese per l’Italia Trapani e Confesercenti Trapani.
L’obiettivo è quello di prevenire la criminalità nelle rivendite di generi di monopolio. La firma è stata apposta dal prefetto Daniela Lupo alla presenza dei rappresentanti delle forze di polizia per dare vita a quest’altra attività dopo l’escalation di furti e rapine che si stanno registrando negli esercizi commerciali. L’intesa siglata a livello territoriale è originata dal protocollo-quadro sottoscritto il 22 febbraio scorso tra il ministero dell’Interno e le confederazioni nazionali di Confcommercio e Confesercenti e mira a garantire sempre maggiori livelli di protezione e sicurezza tramite l’installazione, negli esercizi commerciali che aderiranno all’iniziativa, di sistemi di video-allarme collegati in rete con le centrali operative della polizia di Stato e dell’Arma dei carabinieri. Sarà, inoltre, istituita nella prefettura trapanese una “cabina di regia”, con la partecipazione dei rappresentanti delle forze dell’ordine e delle articolazioni territoriali delle due confederazioni, con il compito di monitorare l’attuazione del predetto protocollo e i risultati raggiunti. In concomitanza della stipula del protocollo, il prefetto di Trapani ha siglato un ulteriore protocollo di intesa, anch’esso in materia di sistemi di video-allarme antirapina, con la federazione italiana tabaccai di Trapani, rappresentata dal presidente della sede provinciale, per la prevenzione e contrasto della criminalità nelle rivendite di generi di monopolio, in attuazione sempre del protocollo-quadro nazionale di riferimento firmato tra il ministero dell’Interno e la federazione tabaccai l’11 aprile scorso. “Questi atti – ha affermato Lupo – costituiscono un altro importante passo verso il rafforzamento degli strumenti per garantire la sicurezza di questo territorio”.
Intanto in questi giorni si sono tenute in prefettura le riunioni delle cabine di regia costituite con decreti prefettizi nell’ambito dei protocolli di legalità per la “realizzazione delle infrastrutture per il ripristino della linea ferroviaria Palermo-Trapani via Milo, tratta Alcamo diramazione” e la “realizzazione dell’elettrificazione della linea ferroviaria Palermo-Trapani via Milo”. Intese sottoscritte tra la prefettura, il commissario straordinario degli interventi, nominato con decreto del consiglio dei ministri, l’ingegnere Filippo Palazzo, la società Rete ferroviaria italiana, responsabile della realizzazione delle opere che funge da soggetto aggiudicatore e, limitatamente all’articolo 11 del protocollo, con l’ispettorato territoriale del lavoro di Trapani e le organizzazioni sindacali di categoria Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil.
La linea ferroviaria Palermo-Trapani via Milo, storicamente denominata “direttissima Trapani-Segesta-Alcamo-Palermo”, mette in diretto collegamento Trapani con il capoluogo siciliano, tramite la stazione di Alcamo diramazione e di conseguenza, tramite il passante di Palermo, con la restante rete ferroviaria siciliana. I lavori di ripristino della linea ferroviaria interessano la tratta compresa tra Alcamo diramazione e Trapani, per circa 47 chilometri, chiusa nel 2013 per condizioni di degrado diffuso non più risolvibili con interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria. Nell’ambito del progetto di ripristino di tale tratta si inserisce anche il sotto-progetto per la sistemazione della viabilità stradale, volta all’eliminazione dei punti di conflitto con la linea ferroviaria. Nello specifico è prevista la realizzazione di un sottovia stradale all’interno del Comune di Trapani, avente la funzione di collegamento tra la via Marsala e la via Virgilio. Riguardo invece il progetto per l’elettrificazione della linea ferroviaria Pa-Tp via Milo, questo interesserà una tratta di circa 87 chilometri a partire da Cinisi in direzione Trapani, poiché, allo stato attuale, quella linea ferroviaria è elettrificata sino alla stazione ferroviaria di Cinisi. Le cabine di regia hanno lo scopo di effettuare un monitoraggio congiunto e una valutazione complessiva della situazione o di specifiche problematiche di rilievo afferenti le opere oggetto dei protocolli di legalità, e rientrano entrambe nel novero di tutte le infrastrutture e gli insediamenti prioritari inseriti nel Programma delle infrastrutture strategiche.