Fatti

Trasporti in Sicilia, il 2020 l’anno della svolta

PALERMO – Nel 2020 i tanti problemi che affliggono la struttura viaria siciliana a partire dal ponte Himera per arrivare alla Palermo-Agrigento, troveranno una soluzione. Lo ha dichiarato il viceministro delle infrastrutture e dei trasporti, Giancarlo Cancelleri durante una conferenza stampa tenutasi presso la sede del Provveditorato OO.PP. Sicilia e Calabria, situata a Palermo a Piazza Verdi.

Il viceministro, insieme al direttore del Provveditorato, Gianluca Ievolella, hanno presentato il piano d’interventi e alcuni dei progetti allo studio per rimettere in moto il settore infrastrutturale, oggi bloccato dalla burocrazia.

Per i lavori ferroviari sono disponibili più di 10 miliardi d’investimenti e, nelle prossime settimane, il viceministro incontrerà l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato per ridurre al minimo i tempi morti, in collaborazione con lo stesso Provveditorato. Quest’ultimo diventerà centrale nei prossimi mesi non soltanto nel monitoraggio ma nella spinta propulsiva che può dare ai lavori stessi. Inoltre, sono in corso le discussioni con le compagnie aeree come l’Alitalia per rilanciare gli aeroporti siciliani di Birgi e di Comiso, che nonostante i 50 milioni di euro d’investimenti, sono sotto sfruttati, anche per i ritardi della Regione siciliana.

Ora, la Commissione europea ha comunicato di iniziare a discutere sulla tariffazione sociale, per cui nel Governo si sta dibattendo se applicare i rimborsi parziali dei biglietti aerei ipotizzati a determinate categorie di utenti o solo per quelli che manifestino esigenze di salute. Tale direttiva, nel secondo comma, fa riferimento a condizioni di particolare isolamento che le isole hanno per loro natura e che le pone in una condizione di svantaggio nei trasporti.

Si ipotizza un fondo nazionale che sarà discusso a breve con la ministra De Micheli per realizzare gli interventi. Il viceministro ha dichiarato che le attuali tariffe aeree praticate dalle compagnie sono troppo elevate e che si sta impegnando per trovare soluzioni adeguate nel più breve tempo possibile.

Per il passante ferroviario di Palermo, invece, il Provveditore Ievolella ha dichiarato che i finanziamenti potrebbero venire dalla misura europea definita ultimo miglio, pensata proprio per collegare le città e la grande viabilità agli aeroporti vicini.

Inoltre, Palermo potrebbe essere interessata da un altro progetto, concordato con l’Autorità portuale, con il comune di Palermo, con la Regione e con l’Anas, di un tunnel sottomarino che collegherà l’autostrada Palermo-Messina con il tratto Palermo-Trapani. In pratica, questo tunnel, finanziato con fondi Ue, eviterà la città, partendo come diramazione dalla zona di Ciaculli, passerà davanti al porto e raggiungerà la zona l’Ospedale Cervello con un impatto minimo sulla città.

Questo progetto di un miliardo e 200 milioni di euro dovrebbe durare 4/5 anni grazie alle moderne macchine industriali e non sarà previsto un pedaggio. Il provveditorato ha dichiarato che la decisione spetta al Ministero, fatto confermato dallo stesso Viceministro che ha ammesso che Palermo manca di una bretella autostradale finora.

Lo stesso viceministro ha, poi, affermato sulla Palermo-Agrigento: “Spero che il 22 mi diano la lista degli affidatari tramite accordi raggiunti, così da poter concludere tutti i cantieri, restituendo la tranquillità ai cittadini di quei luoghi. Poi, partiranno le nuove progettazioni per il tratto agrigentino, che, su richiesta del Governo all’Anas, non prevedano più di interrompere i tratti stradali in uso, così da evitare disagi alla popolazione”.