TROINA (EN) – Su proposta dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Fabio Venezia, votata all’unanimità dal Consiglio comunale nel corso di una delle ultime sedute, due spazi pubblici della città saranno intitolati a due vittime della mafia.
Al magistrato Rosario Livatino – nato a Canicattì il 3 ottobre del 1952 e ucciso in un agguato mafioso il 21 settembre del 1990 sul viadotto Gasena, lungo la Strada statale 640 Agrigento–Caltanissetta, mentre si recava in tribunale – sarà intitolata la strada situata di fronte al Centro sportivo polivalente Nelson Mandela.
Il campo di calcetto appena ristrutturato del quartiere Arcirù, porterà invece il nome del piccolo Giuseppe Di Matteo, il figlio di un pentito nato a Palermo il 19 gennaio del 1981. A causa della decisione del padre di voltare le spalle alla criminalità organizzata, il piccolo venne prima rapito da Cosa nostra, poi strangolato e disciolto nell’acido l’11 gennaio del 1996, dopo 25 mesi di prigionia.
“Troina – ha spiegato il sindaco Fabio Venezia – non dimentica le vittime della mafia e chi ha sacrificato la propria vita per combattere l’oppressione mafiosa. Con l’intitolazione di due spazi pubblici al magistrato Rosario Livatino e al piccolo Giuseppe Di Matteo, l’Amministrazione comunale intende testimoniare il proprio impegno nella lotta a Cosa nostra e dare un messaggio simbolico sul fronte della legalità alle giovani generazioni, affinché non dimentichino il male che la mafia ha perpetrato nella nostra società”.