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Tromba d’aria del 2022, in arrivo i fondi della Regione per ricostruire

Un milione e duecento mila euro per i danni subiti da abitazioni e beni mobili a causa della tromba d’aria che ha colpito diversi comuni della Valle del Belice il 30 settembre dello scorso anno. La direttiva riguarda i comuni di Castelvetrano, Montevago, Partanna e Santa Margherita Belice. Sarà possibile presentare richiesta di contributo per i danni che siano stati già formalmente segnalati ai Comuni o ad altro ente pubblico.

I fondi potranno essere utilizzati per la ricostruzione o il ripristino delle abitazioni, per intero o in parte; per la demolizione della casa dichiarata inagibile e l’acquisto di un’altra unità abitativa in altro luogo. Si potrà procedere alla scelta di nuove abitazioni anche quando quelle danneggiate si trovino in zone che presentano alti fattori di rischio. Si potrà accedere ai finanziamenti anche per i beni mobili danneggiati o completamente distrutti. Le istanze andranno presentate entro il prossimo 20 novembre.

Un aiuto per chi ha subito il danneggiamento della propria abitazione

I fondi disponibili potranno essere utilizzati, a seguito di una perizia giurata che riconosca i danni subiti, per ripristinare elementi strutturali, gli impianti, che sia elettrico, fotovoltaico, citofonico, di diffusione del segnale televisivo, per allarme, rete dati lan, termico, di climatizzazione, idrico/fognario, ascensore, montascale.

Ancora, si potrà lavorare all’intonacatura e imbiancatura, interne ed esterne, alla pavimentazione interna, a rivestimenti parietali diversi, a controsoffittature, tramezzature e divisori in generale. Si potranno riparare o sostituire serramenti interni ed esterni, ed effettuare gli adeguamenti obbligatori di legge. Le eventuali migliorie saranno, invece, a carico dei beneficiari del contributo.

Il contributo massimo disponibile è di 150 mila euro

Nel caso di una abitazione danneggiata, che sia quella principale del proprietario o una seconda casa, si potranno ricevere al massimo 150 mila euro. Nel primo caso, si potrà coprire fino all’80% del valore dell’immobile; nel secondo caso ci si ferma, invece, al 50%. Lo stesso importo può essere richiesto nel caso di danneggiamenti a parti comuni di un edificio residenziale.

Per le spese di demolizione dell’immobile da ricostruire o delocalizzare è, inoltre, concesso un ulteriore contributo fino a 10 mila euro, da utilizzare anche per l’eventuale messa in sicurezza del rudere se non fosse possibile, per questioni di sicurezza, procedere alla demolizione. Nel caso in cui il richiedente avesse già usufruito di altri contributi, l’importo totale andrà decurtato di quanto già ricevuto attraverso altre fonti.