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Turismo, i dati premiano l’Italia. E la Sicilia traina la crescita: ecco perché

Oltre 134 milioni di arrivi e 451 milioni di presenze negli esercizi ricettivi sul territorio nazionale. Sono numeri da record mai registrati quelli riportati da Istat per il turismo italiano nel 2023. “Le stime relative all’anno 2023 registrano i valori più elevati osservati da sempre dalle rilevazioni sul turismo”, fa sapere l’Istituto che segnala una crescita del 13,4% del Paese.

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Per la Sicilia si registra un vero e proprio boom, con addirittura un +17,1% rispetto all’anno precedente e circa 5,7 milioni di turisti.

Turismo 2023: il report italiano

Più in generale, l’anno 2023 si chiude con un bilancio straordinario per il settore turistico italiano, come dimostra il report pubblicato negli scorsi giorni, con numeri che non solo superano le aspettative, ma stabiliscono un nuovo record storico per il turismo nazional. Il trend vede l’Italia in crescita anche in prospettiva futura, al pari della Sicilia, che potrà beneficiare di importanti accessi provenienti dal settore crocieristico, come abbiamo avuto modo di raccontare negli scorsi mesi proprio dalle pagine del Quotidiano di Sicilia.

Ma andiamo per ordine partendo proprio dai numeri. Il risultato raggiunto dall’Italia e dalla Sicilia è particolarmente significativo perché si tratta del primo dato effettivamente rilevato post pandemia. Il Paese ha segnato una crescita del 13,4% negli arrivi e del 9,5% nelle presenze turistiche rispetto al 2022, ovvero 16 milioni di arrivi e 39 milioni di presenze in più.

Il confronto effettuato con il 2019, l’ultimo anno pre-pandemia, mostra una crescita di 3 milioni di arrivi (+2,3%) e di 14,5 milioni di presenze (+3,3%). Un superamento dei livelli pre-pandemici che evidenzia la capacità di ripresa e la centralità nelle politiche di sviluppo del settore turistico italiano.

Le statistiche Istat

Nelle statistiche Istat, a livello nazionale poi è possibile notare come gli esercizi alberghieri crescano maggiormente al Centro, con il 17 % in più di arrivi, mentre meno al Sud, con solo l’8,3% in più. Un rapporto di forza che si modifica invece se si prende in considerazione gli esercizi extra alberghieri, dove il Sud è superiore sia al Centro che al Nord – Est, che raggiungono risultati simili, ed è invece inferiore solo agli arrivi del Nord – Ovest, dove è forte la potenza commerciale di Torino e Milano, alle quali si aggiunge parzialmente anche Genova. Potenze di questa parte d’Italia che vengono battute soltanto dai dati raggiunti invece da Sicilia e Sardegna, con risultati largamente superiori anche alle più rosee aspettative.

Turismo 2023: il boom della Sicilia

La Sicilia, in merito al turismo nel 2023, ha registrato una performance ancora migliore rispetto al dato nazionale, con una crescita del 17,1% negli arrivi (5,7 milioni) e dell’11,3% nelle presenze turistiche (16,8 milioni) rispetto al 2022. Anche rispetto al 2019, la Sicilia ha segnato record di crescita: un aumento dell’11,4% nelle presenze e dell’11,8% negli arrivi. Questo successo è attribuibile, in gran parte, al boom del settore extra-alberghiero, che ha visto un aumento del 25,2% rispetto al 2022, posizionando la Sicilia come seconda regione per crescita in questo comparto, subito dopo il Lazio (+31,5%) a fronte di una crescita nazionale dell’11%.

I turisti che arrivano in Sicilia lo fanno dunque cercando di sfruttare anche case vacanze e bed and breakfast con l’obiettivo di risparmiare rispetto a quelli che possono essere i prezzi salati delle strutture alberghiere nel periodo estivo, ovvero quello di maggiore afflusso per l’Isola. Proprio il settore alberghiero cresce ma decisamente più lentamente: +11,3% di presenze registrate. In Italia, per avere un raffronto con i dati regionali, Lazio e Lombardia sono le regioni che hanno mostrato le maggiori crescite rispetto al 2022, grazie soprattutto all’incremento delle presenze turistiche nelle città di Roma e Milano.
Chi arriva in Italia e più in generale in Sicilia, è per lo più straniere. Sempre stando ai dati Istat, il 2023 ha visto una netta prevalenza della componente estera tra i visitatori, con il 52,4% delle presenze turistiche attribuibili a clienti non residenti in Italia. Questo dato riflette una ripresa robusta del turismo internazionale evidenziata anche dal 10% di traffico aereo del Paese raggiunto dal solo scalo di Catania Fontanarossa con circa 7 milioni di passeggeri. Subito dietro, il terzo scalo nazionale è Palermo con 5 milioni e 700 mila passeggeri.

Turismo 2023: gli sviluppi sull’Isola

Una crescita per il turismo nella regione può essere segnata dal comparto dell’accoglienza, che non sempre presenta standard elevati come quelli raggiunti da Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Puglia e Sardegna. In tal senso, proprio il settore extra-alberghiero ha fatto dei concreti passi avanti, con città come Messina e Palermo che ne hanno beneficiato in modo particolare.

In che modo si muovono e cosa fanno i turisti che decidono di visitare la Sicilia, lo racconta poi l’ultimo rapporto di Legambiente e Isnart “Viaggiare con la bici 2024”, pubblicato lo scorso mese. Oltre il 26% sceglie percorsi immersi nella natura mentre quasi il 23% si lascia attrarre dalle nuove ciclovie. I cicloturisti hanno generato quasi 57 milioni di presenze nel 2023 con un giro d’affari di oltre 5 miliardi di euro in tutta Italia. Numeri confermati anche per la Sicilia, con città che nel cicloturismo credono e stanno investendo, come nel caso di Siracusa.

E poi ancora il turismo sostenibile, obiettivo da diffondere soprattutto nelle aree rurali. È questo il nucleo su cui si fonda il progetto ‘Discovering Rural Sicily’, valutato primo in graduatoria regionale per i finanziamenti dedicati ai Gruppi di azione locale. L’idea è il risultato del lavoro di cooperazione di sette Gal siciliani e prevede lo sviluppo di un modello cooperativo inter-territoriale di turismo sostenibile del quale si è parlato lo scorso mese nel ragusano.

Nel frattempo, in direzione delle esigenze del comparto turistico, la Legge di Bilancio 2024, come ha reso noto nei giorni scorsi l’Agenzia delle Entrate, ha confermato per il 2024 il bonus turismo. L’obiettivo dell’agevolazione è quello di far fronte alla carenza di personale e garantire stabilità occupazionale, stabilendo anche quali potranno essere i beneficiari di questa misura e in che modo è possibile ottenere il bonus turismo.