CATANIA – Incrementare il turismo, soprattutto quello di gruppo, sportivo e congressuale, destagionalizzandolo. È l’obiettivo dell’amministrazione comunale catanese che ha predisposto tre delibere apposite. In campo benefit e sconti che variano a seconda della grandezza dell’evento che si vuole organizzare, ma anche dal numero dei pernottamenti e dei partecipanti.
Le risorse in campo sono proventi della tassa di soggiorno, la quale dovrebbe ricevere ulteriore linfa qualora le iniziative riuscissero ad andare a segno. Il sindaco Salvo Pogliese, illustrando ieri le misure a Palazzo degli Elefanti, parla di “un’iniziativa di grande valenza per tutte le categorie commerciali della città”. Si dice orgoglioso dei passi avanti della tassa di soggiorno che ha permesso e permetterà di realizzare iniziative per rendere Catania più attrattiva e punto di riferimento per congressi ed eventi. Pogliese ha ricordato che, nel primo semestre del 2018, il saldo della tassa era in negativo del 15 per centro e “grazie all’incremento delle presenze turistiche, così come a una campagna antievasione e a un nuovo regolamento approvato dal Consiglio comunale che ha esteso la tassa, siamo riusciti a raggiungere un segno positivo del 61 per cento”. Il totale riscosso nell’arco del 2019 è di due milioni e 560 mila euro e secondo l’assessore al turismo Barbara Mirabella “le tre delibere valgono almeno un milione di euro”.
Sport, congressi e gruppi al centro del progetto
Attenzione ai periodi, però, perché le iniziative vogliono incrementare il turismo stagionale e quindi non ci saranno bonus o saranno molto ridotti in alta stagione o durante le feste (Natale, Pasqua e celebrazioni agatine).
LE MISURE IN DETTAGLIO
Per il turismo di gruppo sono previsti rimborsi se c’è un minimo di 45 persone che dorme in città per almeno due giorni. Più si viene da lontano e più alto è il rimborso. Si tratta di 500 euro per i gruppi siciliani, di 800 per i gruppi provenienti da Molise, Puglia, Basilicata, Campania e Calabria. Mille euro invece per chi arriva dall’estero o da Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Abruzzo, Lazio e Sardegna.
Per quanto riguarda il turismo sportivo, i rimborsi vanno da 3 mila a 16 mila euro a seconda dei partecipanti che pernottano a Catania. Comunque non devono essere meno di 150.
Le cifre rimborsabili per il turismo congressuale sono simili a quelle per il turismo sportivo (fino a 15 mila euro), ma per averli occorre che dormano in città almeno 300 persone. Prevista inoltre una scontistica del 50 per cento per la sala C1 del centro fieristico Le Ciminiere nel caso in cui si riescano a garantire 1.200 pernottamenti.
Sia per gli sportivi che per i congressisti, inoltre, c’è la possibilità di ricevere ulteriori duemila euro per la comunicazione ma solo se assegnata, nel rispetto delle regole, a giornalisti iscritti all’albo. Tutto va certificato “perché non vogliamo essere preda dei furbetti”, precisa il primo cittadino. Anche per questo le richieste devono essere presentate un mese prima della realizzazione dell’evento. “Dobbiamo avere il tempo di controllare che ciò che viene comunicato sia vero”, aggiunge Mirabella.
Il Piano nei prossimi giorni verrà presentato anche alla Bit di Milano e “sarà inviato ai diecimila dirigenti scolastici d’Italia perché scelgano come Catania come destinazione per le gite d’istruzione”.