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Lo sviluppo del turismo siciliano: nasce Tavolo di Coordinamento tra le cinque Dmo

Istituire un confronto costante con le istituzioni al fine di essere portavoce delle esigenze dei territori e braccio operativo per le azioni di promozione del territorio; avviare politiche di promozione coordinate nella consapevolezza di far parte di un unico grande brand, la Sicilia; confrontarsi sul modello di business da adottare e sulle modalità di coinvolgimento dei diversi stakeholder pubblici e privati. Sono le prime linee guida del Tavolo di Coordinamento permanente delle cinque Dmo (Destination Management Organization) siciliane, per lo sviluppo del turismo in Sicilia, istituito nel corso di un incontro svoltosi a Caltanissetta.

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La riunione a Caltanissetta

Erano presenti alla riunione, il Sindaco del capoluogo nisseno, Roberto Gambino, la vicesindaca Grazia Giammusso, gli Assessori Fabio Gaetano Caracausi (Fiere ed Eventi) e Francesco Nicoletti (Crescita territoriale) e i rappresentanti delle cinque Dmo: Rosalia D’Alì (West of Sicily), Fabrizio La Gaipa (Valle dei Templi), Christian Del Bono (Islands of Sicily), Giovanni Nicolosi (Madonie e Targa Florio) e Claudio Gambino (Sicilia Centrale). Cogliendo il significato e l’ispirazione del progetto del “Parco dello Stile di Vita Mediterraneo” la cui idea parte proprio da Caltanissetta, nell’incontro diverse le dinamiche affrontate e delineate le azioni comuni da intraprendere.

L’intervista del QdS a Christian Del Bono

Sull’argomento, il Quotidiano di Sicilia ha intervistato Christian Del Bono, che è anche presidente di Federalberghi Isole Minori di Sicilia.

Quali sono gli obiettivi primari che porterete avanti nel vostro tavolo di confronto e nel dialogo con la Regione? “Innanzitutto, bisognerà cercare di capire se la Regione deciderà di supportare le Dmo con risorse finanziarie considerando il fatto che, fino a questo momento, c’è stato un supporto in termini di ospitalità nell’ambito delle fiere alle quali la Regione partecipa ma non c’è stato altro.

Ma a prescindere da ciò che intenderà fare la Regione, bisognerà avviare un percorso comune in maniera tale da attuare azioni di promozione congiunte tra le Dmo, scambiandoci buone pratiche e condurre assieme delle vere azioni di promozione, come, per fare degli esempi, la partecipazione ad una fiera turistica o l’organizzazione di un workshop tra tour operator o un rieducational indirizzato a blogger e giornalisti e così via.

Altro tema importante riguarda la presentazione di un progetto di promozione alla Regione Siciliana, visto che l’assessore regionale al Turismo in occasione dell’ultimo incontro svoltosi a Palermo tra le Dmo, su nostra sollecitazione, ci aveva invitato a presentare dei progetti per ciascuna area territoriale. Stabiliremo un format comune di progetto da presentare e poi questo verrà adattato alle esigenze di ciascun territorio e verrà appunto sottoposto all’attenzione dell’Assessorato regionale al Turismo”.

La Bit di Milano e le grandi occasioni per Agrigento e Trapani

Il vostro è un partenariato che ha avuto inizio quasi in corrispondenza con la Borsa Internazionale del Turismo di Milano. Sotto quali auspici? “Tutte le edizioni della Bit, della Btc, così come la Fiera di Berlino, sono sempre state occasioni importanti di confronto all’interno delle quali le Dmo hanno lavorato insieme, e durante le quali abbiamo sempre presidiato i desk istituzionali messi a disposizione dalla Regione. In quest’occasione abbiamo deciso di andare oltre il lavoro collettivo delle borse internazionali per creare una piattaforma comune di collaborazione per una strategia di promozione della regione. Ovviamente per la parte che possiamo fare come Dmo perché la strategia regionale unica è quella della Regione Siciliana, però le Dmo possono anzi devono per definizione essere complementari all’azione di promozione della Regione Siciliana”.

Agrigento sarà Capitale italiana della Cultura nel 2025, Trapani è candidata Unesco. Avete in programma iniziative per promuovere le due città? “Sicuramente. Già lo stand a Milano era brandizzato con Agrigento Capitale della cultura, la candidatura è stata presentata nel capoluogo lombardo e se n’è parlato ampiamente. Queste sono, ovviamente, tutte iniziative che fanno parte di una strategia di promozione della destinazione turistica; lo stesso ragionamento vale per Trapani ma in quel caso anche per il resto di quel territorio perché lì la Dmo abbraccia tutta quell’area. Sono iniziative che hanno una propria autonomia ma si inseriscono in una strategia di promozione più ampia sulla quale la Dmo, ovviamente, organizza poi le proprie azioni di comunicazione”.

Le Isole minori, grandi attrattive per il turismo in Sicilia ma anche criticità

Andiamo alle Isole minori, la cui stagione inizia tra pochi mesi. Cosa c’è in programma e quali sono le problematiche da risolvere? “Le criticità delle Isole minori sono sempre tante e lo sappiamo: in primis i collegamenti marittimi. Comunque, le Isole minori, al di là delle criticità alle quali sono abituate, poi riescono sempre a mettere in piedi una programmazione e un’offerta turistica di grande importanza, per cui il valore di attrattività delle Isole fortunatamente non viene sminuito da questi fattori di criticità che in ogni caso vanno affrontati e risolti. Ad esempio, attendiamo ancora che la Regione si faccia portavoce presso il governo nazionale, riesca ad ottenere risorse nazionali e metta maggiori risorse a livello regionale per ridurre i costi dei collegamenti marittimi per integrare le tratte e quindi le corse soprattutto per quanto riguarda le navi”.

La necessità di un sistema turistico in Sicilia

Il turismo anche in Sicilia è in ripresa dopo il periodo-pandemia. Cosa occorre per spiccare il volo? “Il turismo è in ripresa dopo la pandemia e non poteva andare diversamente, com’è in ripresa un po’ in tutta la Penisola. Detto questo, in Sicilia abbiamo tantissime eccellenze, quello che ci manca è un po’ il sistema turistico, perché purtroppo molto spesso le eccellenze brillano di luce propria, ma potrebbero essere dei diamanti incastonati in cornici molto più interessanti se tutto il sistema attorno funzionasse; quindi, il sistema delle strutture e delle infrastrutture che molto spesso invece sono carenti. Per cui, sia la capacità di fare sistema all’interno del privato come quella di fare sistema tra pubblico e privato sono fondamentali per valorizzare al meglio poi quella che è l’attrattività turistica di un territorio”.

Le iniziative delle Isole Minori sul turismo in Sicilia alla Bit di Milano

Come si apprende ancora da un comunicato di Islands of Sicily, sempre Christian Del Bono, durante la Borsa Internazionale del Turismo di Milano ha presentato “Isole social”: un progetto che, nell’ambito di una più ampia strategia di marketing, adotta un approccio sistematico sui social network per la gestione e la creazione di contenuti digitali compatibili e in grado di valorizzare il patrimonio e le attrazioni locali, coinvolgendo attivamente i visitatori, le istituzioni, le imprese e le comunità locali. Nell’occasione sono anche state presentate le novità per il 2024 sui diversi comprensori insulari.

Tra gli altri, il Vicesindaco di Pantelleria, Adele Pineda, ha raccontato di un’isola fruibile durante l’intero arco dell’anno e ha annunciato un importante progetto di co-marketing con un’importante compagnia aerea che coinvolge l’intero territorio per un sostanziale potenziamento del numero di voli su Pantelleria dal 30 maggio al 12 ottobre. Inoltre, nel panel organizzato dalla Regione Siciliana, riservato ai siti UNESCO, alla presenza dell’Assessore Regionale al Turismo, Elvira Amata, è stato presentato “Excover – Explore and Discover the Aeolian Islands”, il progetto di valorizzazione del sito UNESCO delle Isole Eolie, il primo in Italia ad essere stato inserito, già nel 2000, nella World Heritage List dell’UNESCO per gli aspetti naturalistici. 

Il progetto, predisposto dal Comune di Lipari (capofila) assieme a quelli di Leni, Malfa e Santa Marina Salina, è finanziato dal Ministero del Turismo e vedrà i suoi effetti e le sue ricadute già a partire dalla stagione turistica 2025.

Dati incoraggianti per il turismo in Sicilia

Alla Bit di Milano era presente anche il presidente della Regione Renato Schifani. “I dati sull’andamento dei flussi turistici in Sicilia – ha sottolineato – sono senz’altro incoraggianti e restituiscono l’immagine di un comparto dinamico e in costante crescita. Un risultato che è frutto dell’efficacia delle politiche di settore poste in essere dal governo regionale e del lavoro fatto in termini di individuazione dei mercati-target e di azioni di promozione della destinazione”.

“Seppur provvisori e verosimilmente sottostimati e suscettibili di variazioni al rialzo poiché in costante aggiornamento, – ha aggiunto – i dati sulle presenze turistiche forniscono già elementi che concorrono a un clima di ottimismo e fanno intravedere buoni margini per un consuntivo migliore rispetto a quello degli anni più recenti. Il governo regionale – ha concluso – metterà in campo politiche mirate alla destagionalizzazione dei flussi turistici, anche sulla base dei dati statistici che confermano nei periodi di bassa stagione un trend fortemente positivo di presenze turistiche”.

L’intervento di Elvira Amata e i dati annui

Secondo l’assessore regionale al ramo, Elvira Amata “i viaggiatori cercano sempre più soluzioni di viaggi che sposino il valore della sostenibilità che va considerata sotto due diversi aspetti: quello della sostenibilità dell’uso/gestione delle risorse turistiche, cioè dei beni naturali e culturali e quello della sostenibilità del turismo in chiave di innovazione e di inclusione sociale, ampliando quanto più possibile le opportunità di accesso a pratiche di turismo inclusive rafforzando le filiere settoriali, dall’accoglienza, all’ospitalità e promozione”.

Il dato annuo 2023, come riporta il comunicato della Regione, con oltre 16 milioni 462 mila presenze complessive, rileva un incremento del 10,8% rispetto al 2022 a conferma del superamento della situazione pre-pandemica (2019) quando i pernottamenti nell’Isola avevano contabilizzato poco più di 15 milioni 115 mila unità. Il dato è ancora più macroscopico se si guarda alla componente straniera (+24,8% rispetto al 2022) che ha di fatto trainato l’andamento dei flussi turistici della Regione. Infatti, in valore assoluto, nel corso del 2023 le presenze straniere ammontano a oltre 8 milioni.