CATANIA – Il sindaco lo aveva già annunciato. In occasione dell’intervista rilasciata al Quotidiano di Sicilia, Salvo Pogliese aveva espresso l’intenzione di fare di Catania un polo di turismo congressuale, sportivo e di gruppo, una delle leve migliori per destagionalizzare i flussi in arrivo. Per riuscirci, la Giunta ha stanziato, lo scorso febbraio, un milione di euro proprio per attrarre questa tipologia di eventi, immaginando un sistema di incentivi e premialità per favorire la permanenza in città più a lungo.
Una misura che, per la verità, era già stata adottata nel 2020 ma, a causa della pandemia, nei fatti non è mai partita. Adesso con la campagna vaccinale che sembra procedere più speditamente, si può finalmente pensare al futuro, e in particolare a promuovere il turismo. A questo proposito, come corollario all’attività di incoming, ne sono state previste altre che puntano a mettere in moto questo settore dell’economia, compreso il marketing.
“È un’iniziativa che rimettiamo in campo come auspicio di una ripartenza dei flussi di visitatori a Catania – sottolinea il primo cittadino – auspicabilmente, già a partire dalla tarda primavera”. Una possibilità nata dopo un confronto con la commissione consultiva delle associazioni di categoria, “che ha apprezzato positivamente la nostra proposta di allargare a tutto l’anno e dunque anche al periodo di alta stagione – continua – gli interventi di sostegno allargando il concetto di destagionalizzazione vista la situazione di crisi”.
I fondi, provenienti dalla tassa di soggiorno, sono stanziati con tre distinti atti deliberativi per sostegni e incentivi al turismo sportivo, congressuale e di gruppo con l’erogazione di contributi economici fino a 18 mila euro, in base al numero dei pernottamenti determinati dall’evento. Un meccanismo che quest’anno, considerato il periodo emergenziale, l’amministrazione comunale ha allargato anche al periodo dell’alta stagione. “Attraverso la riscossione della tassa di soggiorno – continua Pogliese – visto che nel 2019 avevamo triplicato gli introiti poi fermati dal Covid, possiamo utilizzare i fondi nazionali perequativi per i mancati incassi e abbiamo deciso di spenderli incentivando i flussi dei visitatori”.
Gli eventi da promuovere saranno “di rilievo nazionale e internazionale”, precisa il primo cittadino “con pernottamenti nelle strutture alberghiere locali, mediante incentivi economici agli enti organizzatori, fondi che il Comune utilizza senza alterare gli equilibri di bilancio”.
Il sindaco sottolinea anche come l’amministrazione comunale abbia previsto che “la comunicazione degli eventi sia supportata con rimborsi del Comune fino a duemila euro, a condizione che le attività informative siano affidate a giornalisti o agenzie di comunicazione che si avvalgono di giornalisti iscritti all’albo, a fronte di regolare fatturazione”. Insomma, tutto sembra pronto per la ripartenza. Come sottolinea l’assessora alla Cultura, Barbara Mirabella, che chiede chiarezza al Governo centrale per quel che riguarda le nuove regole. “Il turismo congressuale è avviato – afferma: già a giugno ci saranno piccoli eventi ma in autunno sono tante le cose in programma. Purtroppo, nonostante siano stati autorizzati, le regole non sono ancora chiare, ma in prospettiva stiamo già stimolando chi ha rimandato gli eventi nel 2020”.
Le condizioni per ripartire ci sarebbero tutte, secondo Mirabella, anche per la sicurezza dei relatori. “Il green pass e la campagna vaccinale sono elementi che rassicurano da questo punto di vista – afferma, prima di soffermarsi sul turismo scolastico. “Il lavoro di promozione a livello nazionale è stato impostato – conclude. Anche in questi casi, però, siamo di fronte a una grande scommessa ma anche a grandi incognite”.
Nella delibera varata dalla giunta Pogliese per gli incentivi ai gruppi organizzati è previsto che a richiedere il contributo economico siano: Istituzioni; Ordini professionali; Scuole; Associazioni riconosciute; Fondazioni; Sindacati; DMC-PCO; Craal; Pro loco; Tour operator; Agenzie di viaggio; Agenzie congressuali che prevedano pullman con un minimo di 45 passeggeri e almeno 2 giorni di pernottamento nelle strutture ricettive presenti nel territorio cittadino.
A tale proposito anche la Città Metropolitana avvierà iniziative come lo sconto del 50% dell’auditorium da 1200 posti delle Ciminiere, facendo risparmiare sensibilmente chi organizza un convegno a Catania. Anche le scuole e i gruppi organizzati avranno i loro rimborsi, da 500 a 1000 euro, se sceglieranno Catania per le gite d’istruzione.