Ancora una volta Palermo è scesa in piazza per gridare no alla guerra. Centinaia di persone di sono riunite questo pomeriggio a Piazza Ruggero Settimo, davanti al Teatro Politeama e hanno intonato cori, in Italiano e in Ucraino, sventolando le bandiere della Pace. Intonato anche il brano “Bella Ciao“, simbolo di resistenza e di libertà.
A promuovere l’iniziativa è il comitato Europe For Peace di Palermo, di cui fanno parte decine di associazioni pacifiste e democratiche.
“Fare tacere le armi. Andare subito verso una conferenza internazionale di pace. A otto mesi dall’inizio della guerra – si legge in una nota gli organizzatori -. Palermo torna a mobilitarsi per manifestare solidarietà al popolo ucraino e alle vittime di tutte le guerre per chiedere che il conflitto in atto in Ucraina si fermi (…). La minaccia nucleare incombe sul mondo.
È responsabilità e dovere degli Stati e dei popoli – continua – fermare questa follia. L’umanità ed il pianeta non possono accettare che le contese si risolvano con i conflitti armati. La guerra ha conseguenze globali: è la principale causa delle crisi alimentari mondiali, ancor più disastrose in Africa e Oriente, incide sul caro-vita, sulle fasce sociali più povere e deboli, determina scelte nefaste per il clima e la vita del pianeta. La guerra ingoia tutto e blocca la speranza di un avvenire più equo e sostenibile per le generazioni future. Condanniamo l’aggressore, rispettiamo la resistenza ucraina, ci impegniamo ad aiutare, sostenere, soccorrere il popolo ucraino, siamo a fianco delle vittime. Siamo con chi rifiuta la logica della guerra e sceglie la nonviolenza. Questa guerra va fermata subito. Basta sofferenze. L’Italia, l’Unione Europea e gli stati membri, le Nazioni Unite devono assumersi la responsabilità del negoziato per fermare l’escalation e raggiungere l’immediato cessate il fuoco.
È urgente lavorare ad una soluzione politica del conflitto – conclude la nota – mettendo in campo tutte le risorse e i mezzi della diplomazia al fine di far prevalere il rispetto del diritto internazionale, portando al tavolo del negoziato i rappresentanti dei governi di Kiev e di Mosca, assieme a tutti gli attori necessari per trovare una pace giusta. Insieme con Papa Francesco diciamo: ‘Tacciano le armi e si cerchino le condizioni per avviare negoziati capaci di condurre a soluzioni non imposte con la forza, ma concordate, giuste e stabili'”.
Consulta per la Pace, la nonviolenza, i diritti umani e il disarmo Palermo; – Cgil Palermo – Udi Palermo – Acli – il coordinamento di “Fuori la guerra dalla storia” – Erripa ‘Achille Grandi’ Palermo; – Punto Pace Pax Christi Palermo – Mir Palermo – Arci Palermo – Legambiente Palermo – Centro Pio La Torre Palermo; – Rete degli Studenti Medi Palermo – Udu unione degli universitari Palermo; – Associazione 99% – circolo Palermo Futura di Legambiente – Anpi Palermo; – Centro Paolo Borsellino – Chiesa Evangelica Valdese di Palermo – Coordinamento donne Cgil Palermo – Emily.