Fatti

Zelensky al Parlamento italiano: “Kiev ha bisogno di pace”

Volodymyr Zelensky, è stato in videocollegamento con deputati e senatori italiani, riuniti alla Camera. Il presidente dell’Ucraina, ha già fatto il giro dei più importanti parlamenti del mondo, da Israele agli Usa, dal Canada al Regno Unito, e oggi al Parlamento italiano ha dato la propria testimonianza sullo scenario di guerra presente nel suo Paese ormai da quasi un mese.

Il discorso di Zelensky alla Camera

L’aula della Camera ha accolto con una standing ovation l’avvio del collegamento con il presidente ucraino Zelensky. L’aula era quasi ‘sold out’ per ascoltare il presidente ucraino. Restano vuoti solo alcuni scranni in alto, anche per via dei deputati che avevano dichiarato la loro assenza. Quasi vuote le tribune, aperte per consentire la seduta comune del Parlamento.

“Caro popolo italiano, oggi ho parlato con sua Santità Papa Francesco e lui ha detto parole molto importanti”, ha detto il presidente ucraino. A papa Francesco “io ho risposto che il nostro popolo è diventato l’esercito”, ha detto il presidente ucraino ricordando quanto l’Ucraina ha visto il “male che porta il nemico, quanta devastazione lascia a quanto spargimento di sangue”. “Italia ha aperto il cuore e le porte” all’Ucraina.

“L’invasione russa sta distruggendo le famiglie, – ha affermato – la guerra continua a devastare citta ucraine, alcune sono completamente distrutte come Mariupol, che aveva mezzo milione di abitanti, è come Genova, immaginate Genova completamente bruciata. Una settimana fa ho parlato ad un incontro a Firenze, ho chiesto a tutti gli italiani di portare il numero 79, che era il numero di bambini uccisi, ora sono ora 117, a causa del procrastinarsi della guerra. Con la pressione russa ci sono migliaia di feriti, centinaia di migliaia di vite distrutte, di case abbandonate, i morti nelle fosse comuni e nei parchi”.

Draghi: “L’Italia non si è girata dall’altra parte”

“Oggi l’Ucraina non difende soltanto se stessa, difende la nostra pace, libertà e sicurezza, difende qull’ordine multilaterale basato sulle regole e diritti che abbiamo con tanta fatica costruito dal dopoguerra in poi. L’Italia vi è profondamente grata”. Lo afferma il premier Mario Draghi, intervenendo in Aula alla Camera dopo le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

“La solidarietà mostrata dagli italiani – ha spiegato il presidente del Consiglio – verso il popolo ucraino è enorme. Penso agli aiuti sanitari, alimentari, e di ogni genere che i nostri concittadini hanno inviato da subito verso l’Ucraina. E penso all’accoglienza dei rifugiati – oltre 60.000 dall’inizio della guerra, la maggior parte dei quali donne e minori”.

“Gli italiani hanno spalancato le porte – ha aggiunto – delle proprie case e delle scuole ai profughi ucraini, con quel senso di accoglienza che è l’orgoglio del nostro Paese. Continueremo a farlo, grazie al lavoro incessante e alla grande professionalità delle Regioni, dei Comuni, della Protezione Civile, degli enti religiosi, di tutti i volontari. Perché davanti all’inciviltà l’Italia non intende girarsi dall’altra parte”.

“ll Governo e il Parlamento sono in prima fila nel sostegno all’Ucraina – ha sottolineato Draghi -. Sin da subito, abbiamo offerto aiuti finanziari e umanitari e abbiamo risposto, insieme ai partner europei, alle richieste del Governo ucraino di assistenza per difendersi dall’invasione russa. Siamo pronti a fare ancora di più”.

“Abbiamo attivato corridoi speciali per i minori orfani e ci siamo impegnati in particolare per il trasferimento di persone fragili e malate. Voglio ringraziare di nuovo il Parlamento – la maggioranza e il principale partito di opposizione – per aver approvato queste misure con unità e convinzione”.

“Le sanzioni che abbiamo concordato insieme ai nostri partner europei e del G7 – ha spiegato – hanno l’obiettivo di indurre il Governo russo a cessare le ostilità e a sedersi con serietà, soprattutto con sincerità, al tavolo dei negoziati. Davanti alla Russia che ci voleva divisi, ci siamo mostrati uniti – come Unione Europea e come Alleanza Atlantica”.

“Vogliamo l’Ucraina nell’Unione Europea”

“Vogliamo disegnare un percorso ha detto Draghi – di maggiore vicinanza dell’Ucraina all’Europa. Nelle scorse settimane è stato sottolineato come il processo di ingresso nell’Unione Europea sia lungo, fatto di riforme necessarie a garantire un’integrazione funzionante. Voglio dire al Presidente Zelensky che l’Italia è al fianco dell’Ucraina in questo processo. L’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione Europea”.

Le sanzioni adottate contro Mosca “hanno colpito duramente l’economia e i mercati finanziari della Russia, e i patrimoni personali delle persone più vicine al Presidente Putin. In Italia abbiamo congelato beni per oltre ottocento milioni di euro agli oligarchi colpiti dai provvedimenti dell’Unione Europea. Siamo anche impegnati per diversificare le nostre fonti di approvigionamento energetico, così da superare in tempi molto rapidi la nostra dipendenza dalla Russia”.