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Ufficiale, la Regione annulla il concorso per i forestali: cosa succede adesso

Ci sono voluti quasi sessanta giorni, ma alla fine la decisione è stata presa: il bando per 46 agenti del Corpo forestale sarà annullato. L’annuncio è arrivato ieri con una nota a firma della dirigente generale del dipartimento regionale della Funzione Pubblica, Carmen Madonia, con cui si ufficializza l’avvio del procedimento che porterà a dare un colpo di spugna all’iter iniziato nell’ormai lontano 2021 e che, in autunno, si era concretizzato nello svolgimento delle prove selettive. Un concorso atteso da decine di migliaia di giovani siciliani desiderosi di giocarsi le proprie carte per agguantare un posto di lavoro all’interno della Regione Siciliana e da quanti da tempo chiedono un potenziamento dell’organico in un settore – come testimoniato dai roghi dell’estate scorsa – particolarmente delicato, ma che invece si è trasformato in uno scandalo. All’origine di tutto c’è stata la diffusione anticipata della graduatoria provvisoria, seguita alle prove a risposta multipla, e subito dopo l’individuazione del primo in classifica nel figlio di Giovanni Salerno, l’ex dirigente generale del Corpo forestale, che prima di andare in pensione designò la rosa di commissari del concorso. Il tutto documentato dall’inchiesta inchiesta lanciata da QdS.it.

Tutti i risultati annullati

“Si comunica l’avvio del procedimento finalizzato all’annullamento di ufficio dei decreti n. 5672 del 21.12.2022, n. 2859 del 06.07.2023 e n. 3877 del 14.09.2023 di questo Dipartimento e del Personale di nomina e successive modifiche della commissione esaminatrice”, è quanto riportato nella nella nota di Madonia. Nel documento si specifica che “lannullamento dei citati provvedimenti di nomina comporterà, con effetto caducante, il travolgimento per invalidità derivata di tutti gli atti posti in essere”. Tradotto: il risultato delle prove è annullato per ogni candidato.

L’esito è quello richiesto da quanti hanno sospettato dal principio che qualcosa di storto potesse esserci stato nello svolgimento del concorso. A rimanere delusi, invece, sono le decine di giovani che, rientrati nella lista degli idonei e in posizione tale da poter ambire all’assunzione, si troveranno adesso nella posizione di vedere vanificati i propri sforzi.

“A seguito degli accertamenti ispettivi, disposti dal presidente della Regione Siciliana al fine di verificare la regolarità del concorso in oggetto – continua Madonia – è emersa la posizione di conflitto di interesse in cui si trovava il dirigente generale pro tempore del Comando Corpo Forestale, allorquando ha designato il presidente della commissione esaminatrice;

Concorso forestali annullato, cosa accadrà adesso?

Ad annunciare la necessità di procedere all’annullamento della selezione era stato a dicembre Renato Schifani. Il presidente della Regione si era pronunciato dopo avere ricevuto un parere da parte degli uffici legali. Da parte del governatore era arrivato anche un tentativo di rassicurazione nei confronti di chi, inevitabilmente, rimarrà danneggiato da quanto accaduto: Schifani, infatti, si era detto certo che in tempi brevi un altro bando sarebbe stato indetto dando così la possibilità ai meritevoli di essere selezionati.

Quali saranno i tempi per la nuova procedura, però, non è per il momento chiaro. Così come andrà deciso cosa fare di quei candidati che hanno compiuto trent’anni in questi mesi: il precedente bando, infatti, era rivolto soltanto agli under 30. A riguardo un folto gruppo di candidati aveva chiesto ufficialmente di trovare una soluzione che potesse da un lato sgombrare il campo da ogni sospetto e dall’altro tutelare quanti rischiavano di pagare per inadempienze altrui. Così non sarà: allo stato, infatti, si ripartirà dal via. “Secondo la rilevante giurisprudenza amministrativa – si sottolinea nella nota della dirigente Madonia – nelle ipotesi di conflitto di interesse gli atti compiuti sono viziati indipendentemente dal fatto che il conflitto abbia influito sul contenuto dei provvedimenti e che non rileva la circostanza che, essendo il conflitto attinente solo ad alcuni dei destinatari dell’atto, non possano essere travolti gli effetti che quel medesimo ha prodotto nei confronti di soggetti estranei e ciò proprio perchè la ricorrenza del vizio e il relativo carattere anticipato impedisce di apprezzarne il contenuto imponendo di annullarlo senza soluzione di continuità”.

La collaborazione con Formez

Il concorso bandito dalla Regione Siciliana è stato organizzato con la collaborazione di Formez Pa, l’organismo in house della Presidenza del Consiglio dei ministri che negli ultimi anni è diventata sempre più protagonista nelle fasi di espletamento delle selezioni pubbliche. Come rivelato dal Qds a novembre, la divulgazione della graduatoria provvisoria è avvenuta partendo da una tabella elaborata dal personale di Formez e inviata alla Regione. Il documento, contenente i dati sensibili dei candidati, sarebbe dovuto rimanere riservato agli uffici siciliani ma così non è stato. Se si sia trattato di una clamorosa svista oppure di un’iniziativa maliziosa da parte di qualcuno è una delle domande che attendono ancora risposta.