CUSTONACI (TP) – Giorgia è sempre Giorgia. Perché l’hanno vista crescere nel partito e perché è brava. Loro sono quelli che alla parola destra affiancano sempre l’aggettivo sociale. Non è un marchio, sono valori che sentono cuciti sulla pelle, che si sono consolidati e rafforzati quando non era facile dirsi e stare a destra. Ma oggi la destra è al governo. Meglio ancora, è alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. E la Presidente Giorgia Meloni è sempre una di loro. Ma la destra al governo, si sta muovendo da destra? Loro si sono riuniti qualche giorno fa a Custonaci per celebrare l’undicesima edizione della “Giornata Tricolore”.
C’era l’ex sindaco di Roma ed ex ministro Gianni Alemanno che sta mettendo in campo un nuovo soggetto politico di destra. “Cosa mi aspetto da questo governo?”. S’è risposto così: “Il recupero della sovranità nazionale, la fine delle politiche liberiste imposte con i vincoli europei, investimenti, perché la ricchezza prima di distribuirla, devi produrla. Una legge finanziaria che si misuri con un Paese che è sull’orlo di una recessione. Dobbiamo riprenderci le chiavi di casa”. Alemanno ha anche consigliato un approccio geopolitico più articolato: “Prendiamo a modello l’Ungheria, interroghiamoci sulla Polonia che agli ucraini ha detto prima i polacchi, o alla capacità della Turchia di fare da Paese mediatore. Siamo in mondo multipolare, la Russia non è l’Unione Sovietica”. Il giornalista Massimo Magliaro ha posto la sua attenzione sulle dinamiche di governo. Quando si sta bella stanza dei bottoni è necessario avere ben chiaro chi è il nemico.
Da qui un messaggio forte e chiaro alla premier Meloni: “È l’agenda Draghi, il vero nemico. È la finanza occulta. Non bisogna per forza andare d’accordo con tutti quando si governa”. In questo dialogo a distanza ha provato a fare da mediatore il senatore Roberto Menia: “Giorgia Meloni sta facendo il meglio possibile. Certo, quando sei all’opposizione puoi dire facciamo il blocco navale per dare una risposta ai flussi migratori, poi quando sei al governo capisci che è facile dirlo, ma senza accordi con i Paesi rivieraschi è impossibile realizzarlo”.
L’ex senatore Domenico Nania ha provato ad allargare il campo del confronto: “È una destra che sta facendo la destra? È pur vero che non siamo nati per governare e di conseguenza non possiamo sbagliare le nostre mosse”. Una in particolare: “La Meloni non può avere il doppio ruolo di premier e di segretaria di Fratelli d’Italia. Ci vuole una forza politica autonoma, che possa sviluppare il suo dibattito, altrimenti ci si appiattisce sulle posizioni del governo”.
Ad ascoltare anche dirigenti di FdI, con un salto generazionale che si è registrato in alcuni interventi più vicini ed in sintonia con la linea Meloni. Il tema della Giornata, “Governare il Futuro – La nuova sfida dell’Italia” è stato affiancato dalla consegna del Premio per la Cultura della Legalità 2023”, consegnato a Liliana Riccobene, moglie dell’agente di polizia penitenziaria Giuseppe Montalto, ucciso dalla mafia perché aveva intercettato un “pizzino” in carcere all’Ucciardone di Palermo. “Avrei voluto chiedere a Matteo Messina Denaro perché è stato ucciso mio marito?”.