CATANIA – Terzo appuntamento della campagna per l’elezione alla carica di rettore dell’Università di Catania per il sessennio 2019-2025 dopo l’inchiesta della magistratura che ha portato alle dimissioni dell’ormai ex Francesco Basile. Il voto si terrà il prossimo 23 agosto e si dovrà scegliere tra cinque candidati: Salvatore Barbagallo, Vittorio Calabrese, Agatino Cariola, Francesco Priolo e Roberto Purrello.
Il terzo incontro con l’Ateneo si è svolto proprio al dipartimento di Scienze biomediche, alla Torre Biologica, dove i candidati si sono rivolti al personale dei dipartimenti di Chirurgia generale e specialità medico-chirurgiche, Medicina clinica e sperimentale, Scienze mediche e tecnologie avanzate, che più di altre aree universitarie è sotto la lente d’ingrandimento delle indagini. Tutti hanno dunque fatto un riferimento all’inchiesta in corso chiedendo un cambio di rotta affinché l’Ateneo catanese possa recuperare il suo prestigio.
Di “un’Università forte, credibile e protagonista” ha parlato il professore Cariola; di “necessaria riflessione per ripartire e riconquistare l’orgoglio”, il professore Priolo. “Ridare fiducia all’Ateneo per un’Università che traini la Sicilia” è il motto di Barbagallo, mentre Purello fa riferimento a un “fanatasma che ci accompagna durante la discussione” e Calabrese invoca “uno scatto d’orgoglio”.
Ognuno pone sul piatto le sue esperienze e propone soluzioni per incrementare didattica ed efficienza, abbattendo burocrazia e quel velo opaco che spesso caratterizza i provvedimenti, quasi secretati, delle decisioni accademiche. Dato il contesto si parla anche di Policlinico, Scuola superiore e Scuola di medicina. Fiori all’occhiello che però hanno bisogno di cura e dedizione.
Ma chi sono i candidati, di cosa si occupano e, soprattutto, si presentano davvero per imprimere un cambiamento al mondo accademicio etneo?
Salvatore Barbagallo è un ricercatore di Idraulica agraria e presidente del Nucleo di valutazione dell’Ateneo. Già candidato rettore nel 2006 ed ex preside di Agraria, insieme ad Agatino Cariola, che non ha mai rivestito ruoli dirigenziali, è considerato un outsider.
Anche Vittorio Calabrese, professore ordinario di Biochimica clinica nella Scuola di Medicina e Chirurgia e attuale Direttore della Scuola di Specializzazione in Patologia clinica e Biochimica, ci riprova. La prima volta fu nel 2013 salvo poi ritirarsi in favore di Pippo Vecchio, ex preside di Scienze Politiche che a sua volta ha fatto un passo indietro in favore del suo principale concorrente, Giacomo Pignataro, dopo il risultato della prima consultazione.
Ad essere in prima fila per essere nominato nuovo rettore, comunque, ci sarebbero Francesco Priolo, direttore del Dipartimento di Fisica, e il direttore di Scienze chimiche Roberto Purrello. Il primo sarebbe appoggiato dall’ex rettore Giacomo Pignataro, il secondo dal rettore appena dimissionario, Francesco Basile. I due sarebbero quindi quelli più legati al passato e, seppure non indagati dalla magistratura, i loro nomi risulterebbero più volte nel dossier dei magistrati.
I prossimi incontri fissati dal decano Vincenzo Di Cataldo, si terranno giovedì 1° agosto e venerdì 2 agosto nell’auditorium “Giancarlo De Carlo” dei Benedettini.