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Usa 2024, misure di sicurezza alle urne in vista del voto: possibili episodi di violenza

RICHMOND (VA) – In vista dell’Election Day di martedì 5 novembre tutti si chiedono quando sarà il momento preciso in cui verrà dichiarato il vincitore che si insedierà alla Casa Bianca per i prossimi quattro anni, ma con ogni probabilità nessuno sarà in grado di avere risposte definitive e immediate tra la notte del 5 e la mattina del 6 novembre. Sarà necessario attendere ancora qualche giorno prima di avere un risultato certo. Tutto ciò comporta inevitabilmente dei rischi per la sicurezza pubblica.

Fino a qualche giorno fa la candidata democratica Kamala Harris nel suo raduno a Washington ha ricordato l’assalto a Capitol Hill di quasi quattro anni fa, causato dal discorso dell’ex presidente Donald Trump ai suoi sostenitori. Ulteriori episodi di violenza potrebbero verificarsi quest’anno proprio perché durante i tempi di attesa il tycoon potrebbe ancora una volta rendersi protagonista di dichiarazioni false e fuorvianti in grado di alterare la folla. Questa chiaramente è solo una delle possibili opzioni che si possono verificare ed è proprio per tale ragione che le misure di sicurezza negli uffici elettorali sono state triplicate rispetto alle elezioni precedenti.

L’obiettivo è quello di salvaguardare gli elettori che martedì 5 novembre si recheranno alle urne per esprimere il loro giudizio. Per fare in modo che ciò avvenga in assoluta sicurezza i funzionari elettorali di tutti gli Stati americani sono pronti ad introdurre droni, cecchini, filo spinato, vetri di sicurezza e tanto altro.

America sempre più violenta

Sono diversi gli episodi che possono giustificare questa presa di posizione da parte delle autorità competenti. Il primo che viene in mente è sicuramente l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021, ma concentrandoci solo su quest’ultimo anno elettorale non sono certamente mancate circostanze che rafforzano la tesi secondo cui sono necessarie maggiori misure di sicurezza. Andando indietro di qualche mese, precisamente ad aprile, un uomo si è dato fuoco di fronte al tribunale di New York mentre era in corso il processo “Hush Money” ai danni di Trump.

Inoltre ci sono stati anche tre attentati diversi ai danni del magnate. Ad aumentare questo clima di tensione ci sono dei temi che toccano in modo significativo la sensibilità degli elettori tra cui l’aborto e le guerre in Medio Oriente e in Ucraina. Tutti argomenti delicati che nel corso di questi ultimi mesi hanno dato vita a manifestazioni di violenza e scontri tra cittadini e polizia. In un clima così ardente le autorità sanno che è necessario fare tutto il possibile per garantire la sicurezza, anche perché in queste occasioni i diverbi tra repubblicani e democratici non mancano mai e spesso si trasformano in scontri fisici per strada o addirittura nei pressi degli uffici elettorali.

Usa 2024, ultimi comizi per Trump e Harris

Intanto in attesa del grande giorno la vicepresidente Kamala Harris e il candidato repubblicano Donald Trump sono alla prese con gli ultimi raduni prima di trascorrere tutto il resto della prossima settimana a monitorare le statistiche delle votazioni in ogni Stato. La vicepresidente ha da poco concluso un comizio a Las Vegas a cui ha preso parte anche Jennifer Lopez. La candidata democratica in giornata sarà anche in Arizona e nei prossimi giorni concentrerà i suoi sforzi in North Carolina, Wisconsin e Pennsylvania.

Lo stesso farà Donald Trump, che oggi sarà in Michigan e Wisconsin e tra sabato e domenica si sposterà tra Virginia, North Carolina e Georgia, per poi chiudere il lunedì tra Pennsylvania e Michigan.

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