Questa settimana inizia con una nuova udienza del processo di New York in cui l’ex presidente Donald Trump risulta accusato di aver pagato in nero con 130mila dollari la pornostar Stormy Daniels per comprare il suo silenzio su una relazione sessuale risalente al 2016.
Dopo settimane intense tra lamentele del tycoon, deposizioni di testimoni chiave e raccomandazioni a Trump di non utilizzare termini offensivi nei confronti delle persone coinvolte nel processo, sembrerebbe che questa vicenda stia per arrivare alla conclusione. Da questo processo dipenderà la corsa di Donald Trump verso Usa 2024 e allo stato attuale non ci sono ancora certezze su quello che sarà l’esito della sentenza.
Si prevede che in tempi brevi si arrivi alla requisitoria dell’accusa e alle arringhe della difesa e anche se non vi è la certezza definitiva, c’è la probabilità che la giuria si riunisca addirittura prima del prossimo weekend. L’ex avvocato di Trump Michael Cohen era considerato il testimone chiave dell’accusa e adesso che è stato ascoltato e contro-interrogato anche dai legali di Trump, si prevede che da qui in poi i tempi del processo dovrebbero essere più brevi.
Nella giornata di ieri il presidente Joe Biden era chiamato ad una sfida difficile, ovvero la partecipazione alla cerimonia di laurea del Morehouse College di Atlanta, in Georgia. Un appuntamento rischioso per via delle numerose manifestazioni pro-palestina che in queste ultime settimane hanno caratterizzato quasi tutte le università americane.
Anche in questo caso non ci sono state eccezioni. Sebbene Biden sia stato accolto da grandi applausi, non sono mancate le contestazioni dei manifestanti pro-Palestina, a cui però il presidente ha assicurato il suo sostegno ”alle proteste pacifiche e non violente”. Biden ha promesso ascoltare le voci dei manifestanti, ribadendo che l’unica soluzione sul conflitto in Medio Oriente sia quella dei due Stati.
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