L’ex presidente Donald Trump è stato accolto da una bordata di fischi alla Libertarian National Convention che si è svolta ieri sera a Washington. Per il magnate si è trattato di un vero e proprio cambiamento rispetto all’adulazione che è abituato a ricevere dai suoi sostenitori nel corso dei comizi organizzati fino ad adesso nella fase delle primarie.
È insolito che un repubblicano candidato alla Casa Bianca si presenti per parlare ad una convention libertaria, caratterizzata da persone che credono in un governo limitato e nella libertà individuale. Il tycoon è stato accusato di aver affrettato la creazione di un vaccino contro il Covid-19 quando era presidente e di non aver fatto di più per fermare le restrizioni sanitarie pubbliche sui non vaccinati durante la pandemia.
Nella convention di ieri sera a Washington una piccola parte di sostenitori (ieri in netta minoranza) ha acclamato Trump poco prima della sua apparizione, ma da quel momento in poi ci sono stati solo fischi. Un membro del Partito Libertario ha addirittura gridato che “Donald Trump avrebbe dovuto prendersi una pallottola”. Per il momento la campagna del magnate non si è espressa in merito alle contestazioni di ieri sera.
Durante il suo discorso Trump ha cercato dei punti di incontro con i libertari, sostenendo che “non dovremmo litigare tra di noi” e chiedendo loro di “lavorare insieme per sconfiggere Biden a novembre”. Si tratta però di frasi che non sono minimamente riuscite a colmare gli insulti e i fischi ai suoi danni. L’apparizione di Trump al raduno libertario, insolita per un candidato repubblicano alla Casa Bianca, ha anche segnalato quanto la candidatura indipendente di Robert F. Kennedy Jr., che da tempo si oppone ai vaccini e ai mandati, venga vista dal tycoon come una vera minaccia, anche se alcuni sondaggi riportano che la presenza del nipote del 35esimo presidente degli Stati Uniti per la corsa alla cASA Bianca sia più dannosa per Biden rispetto a Trump.
L’inizio della prossima settimana sarà caratterizzato dal Memorial Day di lunedì, giornata in cui gli Stati Uniti celebrano i soldati della forze armate che hanno perso la vita, mentre da martedì in poi si andrà avanti con il processo di New York in cui Donald Trump risulta accusato di aver pagato in nero con 130mila dollari la pornostar Stormy Daniels per comprare il suo silenzio su una relazione sessuale avuta in passato.
Il processo è ormai giunto alla sua fase finale e si pensa che la conclusione dovrebbe addirittura arrivare entro questa settimana. Da questo evento dipenderà tutto il resto della campagna elettorale di Trump.
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