RICHMOND (VA) – Nell’antivigilia dell’Election Day l’opinione pubblica americana appare sempre più divisa e anche negli Stati storicamente democratici o repubblicani ci sono delle incertezze. Nello specifico si è parlato molto dello Iowa, uno Stato in cui il candidato repubblicano Donald Trump ha sempre vinto nelle ultime due elezioni (2016 e 2020). Un sondaggio di Des Moines Register vede proprio qui la vicepresidente Kamala Harris avanti rispetto al magnate (47% a 44%).
La campagna di Trump ha messo in dubbio l’affidabilità di questo sondaggio, facendo riferimento ad un ulteriore rilevamento dell’Emerson College in cui Trump nello Iowa risulta avanti ad Harris di dieci punti punti percentuali (53% a 43%). Lo stesso Trump nel corso del suo comizio a Greensboro, in North Carolina, ha rivendicato la grande partecipazione al suo raduno nello Iowa con l’intento di screditare gli ultimi dati.
Intanto anche dalla Russia c’è grande attenzione sulle elezioni americane anche in virtù di quelle che potrebbero essere le conseguenze geopolitiche in base al vincitore o alla vincitrice. A questo proposito l’ex presidente ed ex premier Dmitri Medvedev ha espresso il suo pensiero sulle presidenziali statunitensi sul suo profilo Telegram, sostenendo che l’esito non comporterà grandi cambiamenti per la Russia.
Secondo Medvedev Trump “non può fermare la guerra” e “se ci provasse davvero, potrebbe diventare il nuovo JFK”. La vicepresidente Kamala Harris è stata invece definita come “stupida, inesperta e impulsiva”. L’accostamento di Trump a Kennedy, ucciso a Dallas nel 1963, ha fatto molto discutere e ha alimentato il clima di tensione che si respira negli Stati Uniti, in un contesto in cui Trump negli ultimi mesi è riuscito a sopravvivere a tre attentati.
Nella giornata di ieri è inoltre arrivato l’appoggio del New York Times a Kamala Harris. La testata giornalistica vede l’ex presidente Donald Trump come una minaccia per la democrazia: “Conoscete già Donald Trump. Non è adatto ad essere il presidente, basta guardarlo, ascoltare chi lo conosce meglio. Ha cercato di sovvertire un’elezione e rimane una minaccia per la democrazia”. Così scrive l’editorial board del giornale nel suo appello finale.
In questo accorato messaggio agli elettori l’editorial board del giornale ha anche parlato delle tragiche conseguenze a cui gli Stati Uniti andrebbero incontro nel caso in cui dovesse concretizzarsi la possibilità di un secondo mandato del magnate alla Casa Bianca: “Trump ha contribuito a rovesciare la tutela federale sul diritto all’aborto con conseguenze terribili. La corruzione e l’illegalità di Trump vanno oltre le elezioni: è tutta la sua etica. Mente senza limiti. Se sarà rieletto utilizzerà il governo per perseguire gli oppositori e attuare deportazioni di massa. Devasterà i poveri, la classe media e i datori di lavoro”.
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