La fine di Jordan Neely, senzatetto afroamericano di 30 anni, è di quelle destinate a scatenare polemiche sena fine. Non fosse altro perchè, ancora una volta va a scoprire l’endemico nervo del secolare problema che attanagli gli Usa: il razzismo. Il giovane si trovava dentro la metro di New York, quando, secondo alcuni testimoni , ha iniziato a dire che «non aveva cibo, aveva sete, era stanco e non gli importava se andava in prigione».
Poi si è tolto la giacca e l’ha gettata a terra. A quel punto è stato bloccato con una presa al collo ed è morto. Questa volta però, nell’incidente, non sono coinvolti agenti della polizia ma – secondo i media americani – un veterano dei Marine di 24 anni, intervenuto dopo che il senzatetto con problemi mentali ha iniziato a urlare in maniera aggressiva contro gli altri passeggeri su un vagone ad una fermata a Manhattan. La stretta al collo è durata circa 15 minuti, come riferisce il New York Post. La vittima su Twitter viene ricordato da molti passeggeri della metro come un performer che nei vagoni imitava Michael Jackson.