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Usa, Tramp a processo: dovrà presentare dichiarazione dei redditi

Guai in vista per Donald Trump.

Il processo civile intentato nei confronti dell’ex presidente degli Stati Uniti e dei suoi figli per frode fiscale avrà inizio il 2 ottobre 2023, dunque soltanto 13 mesi prima delle elezioni presidenziali per la Casa Bianca.

La Corte Suprema, infatti, ha negato la richiesta di Trump di bloccare la presentazione delle sue dichiarazioni dei redditi alla Commissione della Camera che le richiede da anni: i saggi avrebbero deciso all’unanimità.

Cosa viene contestato a Trump

Il processo parte dall’accusa avanzata dalla procuratrice di New York Letitia James, secondo cui l’ex presidente e i suoi tre figli avrebbero deliberatamente gonfiato il valore degli asset della società di famiglia per avvantaggiarsi di condizioni finanziarie più favorevoli dalle banche.

La giustizia, dunque, chiede a Trump e ai figli 250 milioni di dollari in danni a nome dello Stato, oltre al divieto di dirigere società.

Dovrà presentare la dichiarazione dei redditi dal 2015 al 2020

L’ordinanza della Corte Suprema permetterà quindi al dipartimento del Tesoro di inoltrare alla commissione ‘Ways and Means’ della Camera dei rappresentanti, che da sei anni ne faceva richiesta, le dichiarazioni dei redditi dell’ex presidente addirittura dal 2015 al 2020.

Durante la presidenza Trump, il Tesoro si era rifiutato di consegnare i documenti alla commissione, attualmente controllata dai Democratici.

Tuttavia, secondo il parere dell’Amministrazione Biden, la legge consente perfettamente alla commissione di esaminare le dichiarazioni di ogni contribuente statunitense, comprese quelle di un presidente.