TAORMINA (ME) – La capitale del turismo siciliano, che storicamente lega la propria ricettività sul turismo balneare, si candida ufficialmente al programma Bandiera Blu 2024 per premiare l’eccellenza del proprio mare.
Tira dritto per la propria strada l’Amministrazione del sindaco Cateno De Luca, che dopo alcune azioni intraprese la scorsa estate nell’ambito del progetto “Aspettando la Bandiera Blu”, con la delibera di Giunta numero 364 del 20 novembre ha ufficialmente deciso di candidare la città di Taormina per ottenere il prestigioso riconoscimento internazionale, riservato alle località costiere.
Conferita dalla Foundation for environmental education (Fee), la Bandiera Blu prevede il rispetto di determinati criteri di qualità, relativi a parametri delle acque di balneazione e al servizio offerto, come ad esempio la pulizia delle spiagge. Per questo motivo, Palazzo dei Giurati aveva già speso 90 mila euro lo scorso luglio per iniziare a riqualificare le spiagge taorminesi, con azioni preliminari volte appunto all’ufficializzazione di questa candidatura. Risorse che sono servite per realizzare accessi in spiaggia con passerelle di mattonelle o in pvc, impiantare docce pubbliche di ultima generazione e alimentate dall’energia solare, posizionare cestini dei rifiuti suddivisi per la raccolta differenziata ed effettuare pulizie straordinarie con la rimozione di qualsiasi tipo di ingombro.
Sono stati tra i primissimi interventi fatti dal nuovo corso targato Cateno De Luca a Taormina, a testimoniare la ferma volontà del primo cittadino di poter alzare il vessillo blu pure nelle spiagge della Perla, dopo esserci riuscito a Santa Teresa di Riva negli anni in cui era stato sindaco, e averci provato pure a Messina. Taormina punta in particolare a ottenere il riconoscimento per la spiaggia di Mazzeo, che è la principale frazione balneare cittadina e dove l’amministrazione ha in programma, per la prossima stagione estiva, di attrezzare la spiaggia con ombrai, sedie job, bagni chimici, torrette di avvistamento e bagnini, e un’area attrezzata per gli animali domestici. Contestualmente, il Comune organizzerà una campagna di sensibilizzazione ambientale, nelle scuole e nelle comunità locali, al fine di sensibilizzare i cittadini, a cominciare dagli studenti più piccoli, alle buone pratiche della raccolta differenziata nel rispetto dell’ambiente.
La Bandiera Blu è, secondo l’Amministrazione De Luca, un’operazione mirata che serve anche a “pubblicizzare e fare promozione dal punto di vista turistico ambientale – dicono in Giunta – e che può costituire un ulteriore prestigioso volano per il turismo, con significative ricadute economiche per le strutture presenti sul territorio”. Taormina, lo ricordiamo, è già membro della cabina di regia del G20 spiagge, l’associazione che raggruppa le principali località balneari del Paese, che da sole attraggono 70 milioni di presenze turistiche, il 16% di tutto il movimento turistico italiano.
Le Bandiere Blu 2023 invece, sono state 226 in tutta Italia, 16 in più rispetto all’anno precedente. Undici sono state quelle assegnate alla Sicilia, di cui sei solo nella provincia di Messina. Per il settimo anno consecutivo il riconoscimento è stato assegnato alla città di Santa Teresa di Riva, mentre Alì Terme si è riconfermata per il quarto anno consecutivo, Roccalumera per la terza volta e Furci Siculo per la seconda. Le altre due messinesi sono state Lipari e Tusa, mentre le restanti in Sicilia sono state Menfi, nell’agrigentino, Modica, Ispica, Pozzallo e Ragusa nella provincia iblea. Aspettando quindi che il prossimo anno anche la Perla dello Ionio possa fare compagnia alle già numerose spiagge d’eccellenza siciliane.