A settembre nel mondo sono stati segnalati 831 nuovi casi di Mpox, il nuovo nome dato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità al vaiolo delle scimmie, con un calo del 16% rispetto ad agosto. Nell’ultimo report dell’Oms, il primo su base mensile e non più settimanale, la regione europea spicca tuttavia per un andamento in controtendenza: dall’1 al 30 settembre i contagi riportati sono stati 229, in crescita del 660% rispetto al mese precedente.
“La maggior parte dei casi di Mpox nell’ultimo mese sono stati segnalati dalle regioni Pacifico occidentale (45%)”, con 391 nuovi contagi, “e dalla regione europea (26,4%)” che “nel complesso ha mostrato la variazione più alta nei casi mensili”, si legge nel rapporto. In tutte le altre regioni i contagi sono in diminuzione, compreso il Pacifico occidentale (-32%). Tuttavia, relativamente alla regione africana (-70%), “non è chiaro – precisa l’Oms – se ciò sia dovuto a una riduzione” effettiva “dei casi o a un ritardo nella segnalazione”. In settembre “21 Paesi hanno segnalato un aumento dei contagi rispetto al mese precedente”, indica il report. “Il Portogallo ha riportato il più alto aumento relativo di casi (86 vs 3). Altri Paesi della regione europea che hanno registrato un aumento dei contagi segnalati includono Spagna e Regno Unito”.
Dal primo gennaio 2022 a fine settembre, sono in tutto 91.123 i casi di Mpox confermati in laboratorio, con 157 decessi. Sono stati segnalati da 115 Paesi in tutte e 6 le regioni dell’Oms. Quelle che hanno totalizzato più contagi sono le Americhe (59.949) e la regione europea (26.231).