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VIDEO | Valverde, l’importanza degli enti locali per contrastare il femminicidio

A Valverde, all’interno di una Villa Cosentino totalmente gremita, si è discusso del ruolo degli enti locali nel contrasto e la prevenzione della violenza di genere. Il sindaco Domenico Cageggi ha aperto l’incontro informando della disponibilità del Comune di Valverde ad accogliere ogni richiesta di aiuto da parte delle donne in difficoltà. La vicesindaco Giusi Lo Bianco e l’assessore alle pari Opportunità Loredana Di Blasi hanno spiegato l’importanza di fare rete nel paese partendo dalla sensibilizzazione dei più giovani.

Presenti anche i bambini

All’appuntamento erano infatti presenti gli alunni dell’istituto comprensivo “Allegra” accompagnati dalla preside Patrizia Argentino. Alcuni tra loro, bambine e bambini, hanno letto l’elenco di tutte le vittime di femminicidio registrate dall’inizio del 2023 e fino al 24 novembre. “Dobbiamo chiederci cosa sta succedendo – ha spiegato la responsabile del centro antiviolenza “Galatea” Giusy Scalia –  riflettiamo sul tema di “umanizzare”. La capacità di comprensione degli altri è qualcosa che dobbiamo tornare a portarci dentro in qualsiasi circostanza. Il modo di stare con gli altri è evidentemente cambiato, non ci spieghiamo altrimenti il perchè della perdita del controllo. Uccidere è una scelta a differenza di perdere la pazienza. Gli enti locali mantengono un ruolo fondamentale per la vicinanza al cittadino. Serviranno anni per cambiare l’approccio alla parità di genere, utilizziamo bene gli sportelli di ascolto”.

Le donne nel mondo sanitario

Il cambio di approccio avverrà grazie alla creazione di nuovi programmi politici. Lo ha evidenziato Simona Bonaccorso dell’esecutivo Nazionale di Anaao Assomed e responsabile del gruppo Donne Anaao Sicilia. “Le esigenze delle donne sono soffocate da una governance aziendale che nel mondo sanitario è a maggioranza maschile. Solo di recente l’Italia si è posizionata tra i paesi con una maggioranza di donne nel ruolo di dirigente sanitario. Il problema dunque non è solo la presenza o meno di strumenti che conciliano l’occupazione con l’essere donna, ma la costruzione di un’intera programmazione che, pensando al mondo del lavoro, parta dalla persona”.

L’importanza del dialogo

È proprio tra le persone deve tornare il dialogo e la comunicazione, soprattutto nei momenti in cui sorgono dubbi sulla correttezza delle relazioni affettive. Lo ha spiegato la psicoterapeuta forense e professionista della rete di Psicologia in Tribunale, Laura Monteleone. “Parliamo ai giovani, alle ragazze, alle donne che possono vivere in famiglia una relazione sentimentale. Ricordiamo di uscire da noi stessi qualsiasi stato d’animo che ci opprime. Il nostro sentire è l’unica “cartina di tornasole” della situazione che stiamo vivendo. Gli audio che ho ascoltato della dolce Giulia (Cecchettin) sono rappresentativi della percezione di un pericolo, di una difficoltà. Prendiamo atto e condividiamo le emozioni e chiediamo aiuto alle persone giuste. Sì gli amici, ma a volte non bastano. Cerchiamo i professionisti e cerchiamo anche di parlare con le famiglie delle persone che mettono in atto questi comportamenti. Cerchiamo un aiuto specialistico che può aiutarci ad inquadrare bene la situazione”.

Le conclusioni

L’incontro è stato concluso dagli interventi della presidente dell’associazione donne giuriste della sezione di Catania, Lucia Tuccitto, e dall’intervento dell’appuntato dei Carabinieri Rosario Esposito. Spazio a fine incontro ancora agli alunni della scuola “Allegra”, premiati per aver partecipato ad un laboratorio dedicato alla Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.