Messina

Il vecchio binario Alcantara diventa treno storico

TAORMINA – Il ripristino della linea ferroviaria Alcantara-Randazzo in chiave turistica inizia a diventare realtà. Il progetto era stato preso in considerazione tra le opere compensative e accessorie relative al completamento del raddoppio ferroviario, tra Messina e Catania, che è già partito e sta interessando in primo piano il comprensorio taorminese, con la creazione di due nuove avveniristiche stazioni che porteranno alla dismissione della vecchia linea costiera.

La nuova stazione Taormina-Alcantara

La nuova stazione Taormina-Alcantara, in particolare, sorgerà proprio nei pressi del vecchio binario che costeggia il fiume fino a Randazzo e che adesso, dopo le prime opere di disboscamento, è al centro dell’attenzione di Fondazione Fs, che ha raccolto la sfida di ripristinare appunto la vecchia ferrovia in funzione turistica.

Se n’è parlato in una conferenza stampa tenutasi nella stazione di Taormina-Giardini, alla presenza di Luigi Cantamessa, direttore generale della Fondazione, Carmine Rogolino, direttore dell’Unità quadro infrastrutture territoriali di Rfi Palermo, e di Elvira Amata, assessore al Turismo della Regione siciliana. L’investimento previsto è di 19 milioni di euro, che arriveranno dal Pnrr tramite il ministero della Cultura – con un capitolo di spesa apposito denominato Ferrovie Storiche e Cammini – e prevede l’iniziale ripristino dei servizi ferroviari per 13 km, fino al comune di Motta Camastra, punto di accesso delle famose Gole dell’Alcantara.

Un’infrastruttura dall’elevato potenziale turistico

Un percorso storico progettato addirittura alla fine del XIX Secolo, ma completato solo tra il 1928 e il 1959, fino alla cittadina etnea di Randazzo, attraverso 13 viadotti e otto gallerie. Questa linea era stata interrotta da una colata lavica nel 1981, per poi essere ripristinata nel 1983, e infine nuovamente chiusa all’inizio degli anni ‘90. Ecco perché si tratta di un’infrastruttura dall’elevato potenziale turistico, soprattutto in funzione ambientale.

Le Gole sono un luogo meraviglioso, mozzafiato ed era per noi scontato che qui fosse prevista una fermata del treno storico che attraverserà la Valle dell’Alcantara con scopi prevalentemente turistici”, ha detto l’assessore Amata, in occasione della visita al cantiere dove nascerà la fermata, a pochi metri dall’ingresso del Parco botanico e geologico delle Gole. Un luogo che, come ha sottolineato l’assessore, “offre ai viaggiatori anche strutture e servizi e soprattutto eventi di grande rilevanza, come la messa in scena de l’Inferno di Dante, riproposto annualmente”.

Le ferrovie storiche portano ricchezza – ha aggiunto Cantamessa -. È un sistema ferroviario ad AltRa velocità e ad alta panoramicità, complementare a quello che ha cambiato il Paese e che è invece il sistema dell’alta velocità. L’infrastruttura ferroviaria della Valle dell’Alcantara – ha spiegato – si pone al servizio di un turista di qualità, che lascia a casa l’auto, preserva l’ambiente e riscopre le bellissime architetture della Sicilia, come quella della tratta Alcantara-Randazzo”.

“Credo molto in iniziative come questa – ha ribadito Elvira Amata – perché il progetto dei treni storici dà una risposta concreta a quella domanda di turismo lento ed esperienziale, che ci viene rivolta soprattutto dai viaggiatori stranieri. Andiamo dunque avanti su questa strada e certamente questa nostra meravigliosa Isola, grazie al turismo che fa crescere il Pil, potrà generare sviluppo economico e soprattutto occupazione”. Anche perché la Valle dell’Alcantara, oltre alle Gole, è ricca di attrattive, come il Castello di Francavilla, il museo Mafra, il borgo di Motta Camastra, e tutto il versante nord orientale dell’Etna, sede della migliore viticultura siciliana. Di “giornata storica per l’Alcantara”, infine ha parlato Alessandro Vaccaro, proprietario, con i fratelli, del Parco botanico e geologico delle Gole.