Cronaca

Venti femminicidi da gennaio, un’escalation intollerabile

Si allunga la lista dei femminicidi in Italia. Donne uccise da uomini, compagni, stalker, parenti, amanti solo perché hanno detto di no. Donne spesso uccise perché hanno “osato ribellarsi alla cultura patriarcale che le vorrebbe silenziose e accomodanti”.

Con i femminicidi di Romina De Cesare a Frosinone e di Stefania Pivetta con la figlia Giulia di 16 anni a Savarese, che si aggiungono a quello di Genova di Alice Scagni, oggi si contano in Italia già 20 donne uccise dall’inizio dell’anno.

La lista dei femminicidi, purtroppo cresce, come riporta anche il sito femminicidio Italia che si occupa di riportare notizie di cronaca e approfondimenti su casi recenti e passati di violenza sulle donne, stalking e femminicidi avvenuti in Italia.

“Una escalation orribile – dice la senatrice di Italia Viva Donatella Conzatti, segretaria della commissione Femminicidio – a cui dobbiamo dare immediatamente una risposta: la politica deve agire subito per fornire ogni strumento legislativo utile a fermare la violenza contro le donne. E’ stato avviato in commissione giustizia l’iter per l’approvazione di disegni di legge congiunti per il contrasto alla violenza di genere. Auspico che il provvedimento possa vedere velocemente l’approvazione in aula, il Parlamento deve dare un segnale immediato”.