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ROMA – Sembra essere lontana la soluzione della vertenza degli ex lavoratori di Alitalia riposizionati nei call center Almaviva e Covisian a Palermo.
I rappresentanti di Ita, la società che è subentrata ad Alitalia nella gestione della compagnia aerea di bandiera, hanno infatti disertato il tavolo convocato ieri Roma dal governo per tentare di trovare una soluzione condivisa con aziende e sindacati. “Si sta scrivendo una pagina buia nel settore – ha detto Massimiliano Fiduccia, responsabile per la Sicilia del dipartimento outsourcing della Slc Cgil -. Se Ita è incommentabile, non è accettabile neanche il comportamento di Covisian: non si possono cambiare le carte in tavola dopo un accordo di cui erano chiare le condizioni”. Il sindacato sta valutando tutte le azioni possibili, comprese le azioni legali. “Non ci fermeremo nella protesta, sta per scoppiare la rabbia dei lavoratori”.
Critica la parlamentare del Pd, Enza Bruno Bossio, alla luce della mancata partecipazione del management di Ita alla riunione: “È già stata chiesta l’audizione urgente dei vertici Ita in commissione Trasporti alla Camera. È gravissimo che Ita Airways abbia disertato il tavolo ministeriale sulla vertenza dei lavoratori di Palermo e Rende addetti ai servizi call center e che oggi rischiano il licenziamento per un atteggiamento della compagnia aerea non solo opaco e offensivo verso un bacino di oltre 500 persone, ma contrario ai doveri che una partecipata dello Stato ha verso il Governo e il Parlamento tutto”.
Si dice preoccupato l’assessore regionale per il Lavoro, Antonio Scavone, stigmatizzando il comportamento di Ita Airways. Mi unisco al richiamo del ministro del Lavoro, Orlando, chiedendo il rispetto della clausola sociale, in particolar modo per una società a totale partecipazione statale, che non può permettersi di abbandonare in questo modo ben 543 lavoratori”.