Agrigento

Via ufficiale alla campagna antinfluenzale ad Agrigento, priorità agli anziani e ai soggetti a rischio

AGRIGENTO – Ha preso ufficialmente il via questa settimana – per l’esattezza mercoledì 6 novembre – la campagna di vaccinazione contro l’influenza stagionale, finalizzata alla prevenzione della malattia e delle sue complicanze, avviata dall’Azienda sanitaria provinciale.

“Le vaccinazioni – hanno evidenziato i vertici della sanità agrigentina – vengono effettuate su tutto il territorio Asp presso gli studi dei medici di famiglia, dei pediatri di libera scelta e in tutti i presidi vaccinali aziendali. Il servizio è gratuito per chi ha compiuto i sessantacinque anni e per i soggetti a rischio, ossia adulti e bambini con patologie croniche, individui ricoverati in strutture per lungodegenti, familiari di persone ad alto rischio e, soprattutto, operatori sanitari e di assistenza, addetti ai servizi di pubblica utilità, donatori di sangue, personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzale non umana (come i veterinari e gli addetti agli allevamenti e ai macelli)”.

In co-somministrazione con l’antinfluenzale può essere offerto il vaccino anti-pnemucoccico (per patologie quali otiti, polmoniti, bronchiti, meningiti, asma) e anti-zoster secondo le modalità previste dal decreto emanato dell’assessorato regionale alla Salute relativamente alla campagna 2019/2020.

Il periodo indicato per la somministrazione del vaccino antinfluenzale stagionale va da novembre a febbraio inoltrato e ciò per poter garantire livelli efficaci di copertura anticorpali nel tempo dal momento che i virus dell’influenza raggiungono l’apice della diffusione nella nostra regione dalla fine di gennaio a marzo.

“La trasmissione interumana – hanno ricordato dall’Asp – si può verificare per via aerea attraverso gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce e anche attraverso le mani contaminate da secrezioni respiratorie. Ecco perché il Servizio epidemiologia Asp ricorda che una buona igiene delle mani è una pratica fortemente raccomandata. Anche coprire la bocca ed il naso quando si tossisce e si starnutisce può limitare la diffusione dell’influenza”.

“Qualora se ne presentasse il bisogno – hanno concluso i vertici sanitari – resta raccomandato l’isolamento a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale”.