Un punto stampa cerimoniale quello di questa mattina presso il centro commerciale Forum di Palermo, dove il sindaco Roberto Lagalla, l’assessore Orlando e l’assessore Carta hanno annunciato la consegna dei lavori alle imprese appaltatrici per il raccordo “porta sud”, il raccordo che dovrebbe aprire dall’area autostradale una via di accesso diretta ai quartieri Brancaccio e Sperone con le aree commerciali ed industriali presenti. Affidamento giunto in “zona Cesarini”, come lo stesso sindaco Lagalla userà dire in riferimento ad altre opere, mediante l’intervento della ZES con un contributo di oltre un terzo del costo dell’infrastruttura, per poter chiudere entro il 31 dicembre e procedere con il progetto esecutivo invece di perdere le risorse ed il progetto già esistente ricominciando tutto da capo.
“Oggi siamo qui, in questo centro commerciale che ormai è parte importante della vita produttiva della città – annuncia l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Palermo – per presentare il progetto dei due svincoli Brancaccio della cosiddetta ‘porta sud’ prevista dal piano regolatore del 2003″. Il raccordo, opera incompiuta ed ormai area di stoccaggio per rifiuti e carcasse di moto rubate e cannibalizzate, era appunto previsto dal piano regolatore la cui data segna ormai il ventennio di attesa per la città.
Questo il caso di un progetto che andava di pari passo con le concessioni e le autorizzazioni per la costruzione del centro commerciale cui è poi seguito un popolamento commerciale dell’area non indifferente con conseguente densità di traffico di autoveicoli. La prima gara d’appalto per l’opera infrastrutturale risale al 1986, epoca in cui la città aveva in quel di Brancaccio la sua zona industriale poi spopolata, ma andò deserta. Il punto stampa ha quindi permesso al sindaco ed ai suoi assessori – assente l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò per motivi di salute – di presentare questo affidamento dell’area di cantiere, ma anche la serie di interventi che il Comune di Palermo è pronto ad avviare ed anche le prossime chiusure di cantieri aperti.
Il Consiglio comunale di Palazzo delle Aquile ha approvato il piano di investimento per la riqualificazione della costa in località Bandita, dove il degrado dovrebbe lasciare posto ad una area verde e fruibile che sarà spalla ideale del neonato Marina Yachting, oltre all’accordo programmatico siglato ieri da Regione Siciliana e Comune di Palermo per la riqualificazione di alcuni quartieri della periferia cittadina, anch’essi in stato di evidente degrado infrastrutturale ma anche – o soprattutto – sociale.
“I palermitani per un anno si sono chiesto cosa fa il Comune, dov’é il Comune, siamo abbandonati dal Comune”, ha detto il sindaco Lagalla anticipando la propria affermazione: “Ritengo che questo Comune non abbia abbandonato nessuno, ma che soprattutto per un anno abbiamo fatto l’unica cosa che avrebbe dovuto fare un padre di famiglia, o anche un uccellino che pensa al proprio nido ed ai suoi figli: abbiamo cercato di recuperare l’indispensabile per poter vivere”.
Per il primo cittadino Roberto Lagalla il lavoro svolto dalla amministrazione comunale in questo primo anno di mandato è stato di “rifare il nido” e riqualificato la direzione e la dirigenza comunale ed inoltre “riorganizzato gli uffici e abbiamo cercato il cibo, perché abbiamo evidentemente aggiornato otto bilanci fermi dal 2019 che in un anno ci hanno consentito di recuperare sia i fondi comunali sia i fondi extra comunali”.
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