Cronaca

VIDEO E NOMI | Operazione Sottosopra, tra le piazze di spaccio di Librino: i dettagli

Circa 300 Carabinieri del comando provinciale di Catania, nell’ambito dell’operazione Sottosopra, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 13 indagati, responsabili a vario titolo dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione ed invasione di terreni o edifici. Contestualmente è stata eseguita un’ordinanza applicativa di custodia cautelare in carcere nei confronti di 1 indagato, minorenne all’epoca dei fatti, che sarebbe stato parte integrante dell’associazione.

Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI

Nel medesimo contesto dell’operazione Sottosopra è stato notificato l’avviso di conclusione indagini preliminari ad altri 18 soggetti nei confronti dei quali è stata riconosciuta la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per i medesimi reati.

Operazione Sottosopra: le indagini

L’indagine ha permesso di acquisire elementi che dimostrerebbero l’esistenza di un’organizzazione criminale dedita al traffico di cocaina, crack e marijuana, operante in regime di monopolio nel complesso di edifici del civico 12 di Viale Nitta, nel quartiere di Librino.

L’associazione, organizzata su base piramidale e con ruoli ben definiti, avrebbe gestito contemporaneamente 3 piazze di spaccio nel quartiere Librino. Le risultanze investigative hanno portato gli inquirenti a ritenere che la gestione e l’organizzazione sarebbero state affidate ai fratelli Livoti Santo e Livoti Federico Giosuè, nonché a Spampinato Anthony Carmelo.

I tre avrebbero mantenuto costantemente i contatti con un pluripregiudicato catanese che, nonostante fosse già detenuto in carcere per associazione per delinquere di tipo mafioso, si interessava in prima persona al traffico di stupefacenti.

Operazione Sottosopra: i nomi

Ecco l’elenco dei nomi dei 14 indagati:

  • CAPIZZI Antonino, nato a Catania il 13.01.1970
  • DI BENEDETTO Francesco, nato a Catania il 06.08.1988
  • FAMA’ Agatino Luciano, nato a Catania il 13.12.1995
  • GIOIA Josè, nato a Catania il 15.03.2001
  • LR FF
  • LIVOTI Federico Giosuè, nato a Catania il 11.04.2002
  • LIVOTI Santo inteso “Melo”, nato a Catania il 08.07.1987
  • PALAZZO Santo, nato a Catania il 14.01.1954
  • PANTO’ Angelo Salvatore, nato a Catania il 27.07.1979
  • PARATORE Antonio, nato a Catania il 22.01.1996
  • PATANE’ Salvatore, nato a Catania il 05.05.1968
  • PLATANIA Salvatore Gaetano, nato a Catania il 10.02.1990
  • SPAMPINATO Anthony Carmelo, nato a Catania il 05.01.1994
  • ZERBO Salvatore, nato a Catania il 25.09.1962

Gli appartamenti e il servizio aggiuntivo della drug room

Quanto alle piazze di spaccio, due dei siti di smercio della droga avrebbero avuto come base logistica alcuni appartamenti, riservati alla più rischiosa attività di cessione di cocaina e crack. Una piazza di spaccio sarebbe stata gestita, invece, interamente su strada, nel piazzale interno del complesso condominiale, in quanto destinata alla compravendita di droghe leggere.

Tutti questi luoghi sarebbero stati presidiati da una fitta rete di vedette, pronte ad allertare i pushers in caso di interventi da parte delle forze dell’ordine.

Le indagini hanno consentito di registrare come l’associazione avesse più volte tentato di riorganizzare la dislocazione delle proprie piazze di spaccio, cambiando gli appartamenti dove avvenivano le cessioni, poiché messa alle strette dai continui arresti e sequestri operati dai carabinieri.

Infine, il sodalizio offriva uno specifico servizio aggiuntivo agli assuntori, mettendo a loro disposizione un intero appartamento (cd. Drug Room) in viale Nitta 12, accanto all’appartamento in cui spacciavano, per consentire di consumare la sostanza in tutta sicurezza, al riparo da occhi indiscreti. I cinque appartamenti, di proprietà dello IACP, che sarebbero stati destinati ad ospitare le piazze di spaccio sono stati oggetto di sequestro preventivo perché abusivamente occupati.

Operazione Sottosopra: i proventi illeciti

Il complessivo giro d’affari dell’attività illecita avrebbe fruttato incassi per diverse migliaia di euro al giorno, provento dello smercio quotidiano ad alcune centinaia di acquirenti. Nel corso dell’attività d’indagine i carabinieri hanno arrestato 23 soggetti per condotte connesse a spaccio di sostanze stupefacenti, sequestrando oltre 4 chili di sostanze stupefacenti, tra cocaina, crack e marijuana. Sarebbero stati sequestrati, inoltre, denaro contante per oltre 5mila euro, 18 catalizzatori e 2 gruppi ottici di un’autovettura Smart, tutti provento di furto, che sarebbero stati utilizzati dagli acquirenti come metodo di pagamento in cambio delle dosi di stupefacente.