Il processo in corso a New York ai danni dell’ex presidente Donald Trump è ormai giunto alla sua fase decisiva. Tutti i testimoni chiave sono stati ascoltati, così come avvenuto con le esposizioni finali della difesa e dell’accusa. Adesso il destino del magnate e della sua corsa a Usa 2024 è nelle mani dei 12 giurati che in camera di consiglio dovranno esaminare tutti i 34 capi d’accusa del processo il cui il tycoon risulta accusato di aver pagato in nero con 130mila dollari la pornostar Stormy Daniels per comprare il suo silenzio su una relazione avuta nel 2006.
Tale pagamento avrebbe portato ad una falsificazione dei bilanci da parte dell’organizzazione di Trump, eseguita in modo da poter utilizzare il denaro in nero per il pagamento alla pornostar. Con questa mossa Trump avrebbe impedito agli elettori, durante la campagna elettorale del 2016, di avere accesso ad informazioni che avrebbero potuto decisamente influenzare il voto.
“Neanche Madre Teresa potrebbe respingere queste accuse. Queste accuse sono truccate. È tutto truccato”. Questo il commento rilasciato da Trump mentre si apprestava ad uscire dal tribunale di New York, proprio lì dove i giurati dovranno decidere come procedere nei suoi confronti. Nelle ore successive il magnate ha pubblicato oltre 20 post sul suo social Truth, citando giuristi favorevoli alla sua assoluzione o rinviando post di politici amici.
Nel suo discorso all’uscita del tribunale di New York l’ex presidente Trump ha sottolineato l’importanza dell’Election Day: “Abbiamo un problema molto serio qui, voglio dire che il nostro Paese sta andando male. Vinceremo queste elezioni, il 5 novembre sarà il giorno più importante nella storia del nostro Paese”.
La giuria chiamata alla decisione finale su processo ai danni di Donald Trump è composta da sette uomini e cinque donne. Tutti hanno chiesto che fossero loro rilette alcune testimonianze e che fossero loro chiarite le raccomandazioni fatte dal giudice Juan M. Merchan, che li ha esortati a non prendere decisioni “basate su stereotipi o pregiudizi” ma di fare delle valutazioni legate solo ed esclusivamente alle prove del processo.
Nel caso in cui dovesse arrivare una condanna, Trump rischia una pena detentiva fino a quattro anni, ma, a giudizio della maggior parte degli esperti legali, è difficile che vada in carcere, perché è incensurato e potrebbe beneficiare di una sospensione della pena. In ogni caso, l’ex presidente non dovrà cominciare subito a scontare la pena, perché potrà sempre fare appello.
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