Si registra un altro atroce caso di violenza sulle donne in Sicilia: a Licata, in provincia di Agrigento, una donna incinta ha perso il bambino che aspettava, presumibilmente a causa delle botte del marito.
Pare che l’incubo della donna durasse da anni e che le violenze fossero eseguite anche davanti ai figli. Dopo la denuncia, è scattato il “Codice Rosso“: la madre e i bambini sono stati allontanati dalla casa familiare, mentre il marito della vittima è attualmente indagato per maltrattamenti in famiglia. Pare che le autorità abbiano sancito la perdita della potestà genitoriale nei confronti dei figli.
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Stando all’accusa, l’uomo avrebbe più volte maltrattato – spesso per futili motivi – la moglie, aggredendola con calci e pugni. A causa delle percosse, in un’occasione, la donna avrebbe perso il bambino che portava in grembo.
Le violenze sarebbero durate per anni, fino a quando – pochi giorni fa – la malcapitata non è finita al Pronto Soccorso dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso di Licata con visibili ferite e lesioni riconducibili ai maltrattamenti subìti. I medici avrebbero allertato le forze dell’ordine e agli agenti del locale commissariato, avviate le indagini di rito, hanno fatto scattare il “Codice Rosso”.
L’uomo è indagato per maltrattamenti in famiglia e le autorità competenti hanno disposto la perdita della potestà genitoriale nei confronti dei figli. La vittima dell’atroce caso di violenza, assieme ai figli, è stata condotta in una comunità protetta.
Immagine di repertorio