PALERMO – La Sicilia sempre più isolata. O per meglio dire forse monopolizzata. Il riferimento è ai collegamenti aerei, problema che sta tenendo banco in questi giorni in Sicilia per via del numero sempre più ridotto di compagnie che operano, lasciando sostanzialmente tutto in mano a pochi. Il che significa, come conseguenza, il rischio di un monopolio che sicuramente non fa bene al mercato delle tariffe.
Il rischio in buona sostanza è che i costi dei voli possano sempre più aumentare. Problema che si sta cominciando ad avvertire oggi più di ieri dopo l’abbandono da parte della compagnia Vueling delle tratte Palermo-Roma e Catania-Roma.
L’allarme è stato lanciato dall’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone: “Il quadro dei collegamenti aerei fra la Sicilia e il resto d’Italia – ha detto – assume ormai i caratteri di conclamata emergenza. Tariffe insostenibili e frequenti disagi per i passeggeri, come quelli di questi giorni legati alla cancellazione improvvisa di un volo Ryanair Perugia-Catania, rendono la condizione di insularità della nostra Regione una vera e propria prigione. Ai viaggiatori siciliani, costantemente penalizzati, vengono chiesti sacrifici intollerabili e ci saremmo aspettati che le società di gestione Gesap di Palermo e Sac di Catania avessero mostrato maggiore autorevolezza, evitando che gli aeroporti di Palermo e Catania fossero ridotti a luoghi di atterraggio stabiliti solo dai desiderata e dalle volontà incontrollate delle compagnie aeree. Chiediamo che il Governo nazionale intervenga al più presto, recependo il grido d’aiuto dei siciliani, eventualmente convocando un tavolo tecnico per dare risposte immediate e concrete ai siciliani”.
Effettivamente riguardo ai costi che si impennano ci sono dei campanelli d’allarme di non poco conto. Facendo una simulazione dei costi per le tratte da Palermo e Catania per Roma e Milano Malpensa viene fuori che i biglietti stanno subendo un’impennata. La simulazione ha riguardato il prossimo week-end, partenza il venerdì 8 novembre e rientro domenica 10. La tariffa più bassa della Palermo-Roma con Alitalia costerebbe 334 euro a persona, con Ryanair 135 euro; la Catania-Roma rispettivamente 320 e 274 euro; la Palermo-Milano con Alitalia 330 euro, con Ryanair 135 euro; infine la Catania-Milano 437 e 163 euro.
“Con l’addio di Vueling anche partecipare ad un concorso è un lusso per i siciliani – rincara la dose Carolina Varchi, deputato nazionale di Fratelli d’Italia -. Con la perdita dei tre voli giornalieri operati da Vueling si è consolidato il duopolio Alitalia-Ryanair nella tratta Palermo-Roma. La compagnia low-cost, come è noto, non ospita passeggeri con animali a bordo e non effettua il servizio per i barellati. La drastica riduzione dell’offerta ha comportato un aumento esponenziale dei prezzi. Chi non può decidere liberamente quando partire perché viaggia per lavoro, per ragioni di salute o, come successo ai partecipanti al concorso per funzionario bandito dal ministero della Giustizia, conosce solo pochi giorni prima la data dell’esame, è costretto ad acquistare Alitalia spendendo centinaia di euro. Ciò pregiudica anche la prosecuzione per i voli internazionali ed intercontinentali per i quali è necessario raggiungere l’aeroporto di Fiumicino.
Insomma, Palermo e la Sicilia sempre più isolate e adesso anche raggiungere la Capitale d’Italia per esigenze di lavoro, per curarsi o provare a vincere un concorso è diventato un lusso. Per questo ho depositato una interrogazione al ministro dei Trasporti e ho chiesto che Enac e Gesap vengano a riferire immediatamente in commissione”.