Il decreto Lavoro ha innalzato la soglia di utilizzo da 10mila a 15mila euro annui. Ma potranno essere utilizzati solo in alcuni settori. La procedura per usufruire di questi buoni non è ancora stata attivata.
In attesa della circolare attuativa dell’Inps, che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni, ecco cosa sappiamo sui voucher o buoni lavoro.
Il decreto Lavoro, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale all’inizio di maggio, ha dato il via libera ai nuovi voucher lavoro, cioè i buoni per le prestazioni occasionali: la soglia di utilizzo è stata innalzata dal provvedimento da 10mila a 15mila euro annui.
Ogni voucher Inps ha un importo pari a 10 euro lordi all’ora, cioè 7,5 netti. Nell’arco dell’anno solare, l’insieme dei compensi occasionali percepiti dal lavoratore non deve superare i 5mila euro.
La procedura per usufruire di questo voucher non è ancora stata attivata e si attende la circolare attuativa dell’Inps, che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni.
(in aggiornamento)
Questa forma di pagamento era stata reintrodotta, in una forma diversa rispetto al passato, dall’ultima Manovra. Nati nel 2003, i buoni lavoro erano stati allargati nel 2012 e poi praticamente aboliti nel 2017. Erano poi tornati in forma ridotta nel 2018. Ora il decreto Lavoro ha appunto introdotto altre novità rispetto alla Legge di bilancio. I nuovi voucher, comunque, potranno essere utilizzati solo in alcuni settori
Cosa sono i voucher
Si tratta di una forma di pagamento che i committenti, cioè i datori di lavoro, possono scegliere di utilizzare per ricompensare alcune prestazioni di lavoro accessorio. Si tratta, quindi, di prestazioni occasionali, svolte al di fuori di un normale contratto di lavoro e in modo discontinuo e saltuario. I voucher non sono tassati, quindi la spesa è ridotta per l’azienda che li utilizza. Inoltre, l’unica copertura prevista è quella Inail per infortuni.
Come detto, però, i voucher lavoro – nella versione reintrodotta dal governo Meloni – valgono solo per alcuni settori. Vale a dire: lavoro domestico; servizi alla persona (ad esempio baby sitting e ripetizioni private); agricoltura; discoteche, sale da ballo e night-club; alberghi, bar e ristoranti
In questi settori, in particolare, ciascun committente può utilizzare i voucher fino alla soglia massima di 10mila euro.
A pagare con i voucher possono essere:
Per quanto riguarda l’agricoltura, i pagamenti con i buoni lavoro non possono riferirsi a più di 45 giornate di lavoro effettive.
Per i lavoratori degli altri settori, invece, se si rimane entro questo limite non cambia lo status di inoccupato o disoccupato.
Per chi lavora nei settori degli stabilimenti termali, dei congressi, delle fiere, degli eventi e dei parchi di divertimento, invece, i voucher possono essere utilizzati fino a un valore di 15mila euro annui. Inoltre, le aziende di questi settori possono utilizzare questa forma di pagamento solo se hanno fino a 25 dipendenti a tempo indeterminato: il vincolo, quindi, è stato spostato da 10 a 25.
I buoni lavoro possono essere acquistati in tabaccheria, ma poi per utilizzarli bisogna seguire una procedura telematica precisa. Per gestire l’acquisto e l’utilizzo dei voucher, l’Inps ha predisposto un sistema online.