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Regole zona bianca, Regioni studiano misure condivise, cosa si può fare

“Di regole sulla zona bianca non ce ne sono moltissime. Ci stiamo confrontando con i governatori le cui Regioni dovrebbero passare per prime in zona bianca, cioè Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna, e quelli i cui territori passeranno la settimana successiva, per capire se mettere in campo misure condivise.

Quindi fra qualche giorno raggiungeremo un’ipotesi di lavoro sulla quale mi auguro poter partire la prossima settimana, perché anche questa settimana ho l’auspicio che i dati da zona bianca vengano confermati”. Lo ha affermato il presidente del Fvg e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga.

La zona bianca è stata istituita per ultima, con decreto legge numero 2 del 14 gennaio 2021: è prevista per le Regioni con uno scenario di ‘tipo’ 1, un livello di rischio ‘basso’ e un’incidenza dei contagi inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti per tre settimane consecutive.

In zona bianca non si applicano le misure restrittive previste dai Dpcm per le aree gialle, arancioni e rosse, anche se specifici Dpcm possono adottare specifiche misure restrittive relative a determinate attività. Di base, restano solo l’obbligo della mascherina, il distanziamento, l’areazione e la sanificazione. Cade il coprifuoco e quindi ci si può spostare anche dopo le 23, senza limiti di orario, in anticipo rispetto alla roadmap del governo che prevede lo spostamento alle 24 dal 7 giugno e l’eliminazione definitiva dal 21 giugno. Restano chiuse solo le discoteche.

Da oggi intanto riaprono le palestre che dovevano tornare operative dal primo giugno ma la cui data di riapertura è stata anticipata nll’ultimo provvedimento del governo. 

“Veniamo da mesi difficilissimi e ancora oggi siamo in una fase delicata, pure con la campagna di vaccinazione vediamo primi passi avanti molto importanti”.

Lo afferma il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel suo messaggio al Digital Debate Confcooperative Sanità “Valore e dignità alla persona”.

“La sfida dei prossimi mesi – dice Speranza – sarà riformare il servizio sanitario nazionale e provare anche a far tesoro di questa lezione dei mesi così drammatici del Covid. Io penso che la prima lezione fondamentale sarà proprio quella di rafforzare la sanità sul nostro territorio, di rafforzare l’idea di prossimità”.

“Occorre maggiore coordinamento – ha detto ancora – in vista dell’entrata in vigore formale, dal primo luglio, del Certificato verde digitale per favorire una ripresa in sicurezza degli spostamenti dei cittadini europei”.