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Zone franche montane, appello a Musumeci: “Ci destini i 20 milioni di euro promessi”

Venerdì scorso, a Gangi (PA), si sono tenuti gli stati generali delle zone franche montane in Sicilia, che si è concluso con un appello al presidente della Regione, Nello Musumeci, e la richiesta dei fondi promessi dal Governo locale.

Sindaci e amministratori dei Comuni interessati alla norma, in rappresentanza dei rispettivi territori, hanno anche fatto il punto sull’iter legislativo, che sta segnando il passo presso la Commissione Finanze e Tesoro del Senato, in quanto la Regione Siciliana non avrebbe ancora stabilito l’importo da destinare alla fase di start up della Legge.

L’ultima occasione di questa legislatura si presenterà in occasione dell’imminente assestamento di bilancio, che dovrebbe essere discusso dall’ARS entro luglio.

Zone franche montane in Sicilia, l’appello a Musumeci

“Il presidente Musumeci tenga conto delle aspettative che ha alimentato, destini i 20 milioni promessi ai sindaci, affinché la Legge approdi a Palazzo Madama per il voto finale”, dichiarano Vincenzo Lapunzina, presidente dell’associazione zone franche montane Sicilia, e Filippo Ricciardi, sindaco di Limina (Me). I due primi cittadini coordineranno le iniziative promosse dal Comitato regionale per l’istituzione delle zfm in Sicilia.

Il nuovo gruppo esecutivo del Comitato ZFM

Nel corso dell’assemblea è stato rinnovato anche il gruppo esecutivo del Comitato regionale (sindaci e associazione), in rappresentanza dei territori, con la novità rispetto al passato, del coinvolgimento di Angelo Merlino, presidente del Parco delle Madonie, in rappresentanza dei Parchi di Sicilia.

Per la provincia di Agrigento sono stati indicati i sindaci di Cammarata e San Giovanni Gemini, Giuseppe Mangiapane e Carmelo Panepinto. Giuseppe Ippolito e Maria Paolo Immordino (Santa Caterina di Villarmosa e Villalba) sono i nomi scelti per la provincia di Enna.

Il sindaco di Vizzini, Salvatore Ferraro, Angelo Pulvirenti (Nicolosi), Giuseppe De Luca (Maletto), rappresenteranno i Comuni delle Terre alte del Catanese; Francesco Costanza (Villarosa), Luigi Bonelli (Nicosia) e Angelo Longo (Regalbuto) quelle dell’Ennese.

I Comuni delle Terre alte di Messina, invece, verranno rappresentati dal sindaco di Roccafiorita, Concetto Orlando e dai colleghi Valentina Costantino (San Teodoro), Giuseppe Nobile (Castel di Lucio), Vincenzo Amadore (Galati Mamertino) e Katia Ceraldi (Cesarò).

In provincia di Palermo sono stati indicati il primo cittadino di Bisacquino, Tommaso Di Giorgio, Piero Polito (Petralia Sottana), Francesco Di Giorgio (Chiusa Sclafani) e Giuseppe Ferrarello (Gangi). Le province di Siracusa e Ragusa verranno rappresentate da Alessandro Caiazzo, sindaco di Buccheri e dal collega di Giarratana, Bartolo Giaquinta.

Il primo atto dell’esecutivo è stato quello di sollecitare il presidente Musumeci a far proprie le richieste avanzate nei mesi scorsi, cioè di “garantire la copertura finanziaria con il bilancio regionale, per mettere la norma al riparo della giustizia della concorrenza e di essere ricevuti per affrontare serenamente la materia, divenuta vitale per il futuro delle Terre alte di Sicilia”.