La sfida di “Start”, digitalizzare i tesori dei piccoli comuni siciliani - QdS

La sfida di “Start”, digitalizzare i tesori dei piccoli comuni siciliani

redazione

La sfida di “Start”, digitalizzare i tesori dei piccoli comuni siciliani

giovedì 21 Maggio 2020

PALERMO – Una serie di progetti, volti alla riqualificazione e alla valorizzazione dei piccoli comuni siciliani, servendosi delle tecnologie informatiche, è la nuova sfida, accolta con entusiasmo da Start (Sicilian talents a real transformation), Think tank formato da professionisti siciliani operanti in diversi settori: economia, informatica, giurisprudenza, beni culturali, agraria ecc. L’iniziativa, con la partecipazione di Eductt, società che si occupa di innovazione e digitalizzazione, intende proporre delle soluzioni per l’economia e il turismo dei piccoli borghi e centri storici, tramite la digitalizzazione del territorio siciliano.

Un obiettivo che Start intende raggiungere promuovendo in modalità multimediale le bellezze della storia, della cultura, dei musei, delle chiese, dei percorsi esperienziali ed enogastronomici, ovvero l’evoluzione culturale di ciò che concerne la fruizione turistica, grazie al quale il turista esce dal ruolo passivo di semplice spettatore, per diventare oggetto attivo dell’offerta turistica proposta.

Il progetto si propone, inoltre, di inserire in un unico circuito digitale le Comunità albanesi in Sicilia, i paesi limitrofi e della Valle del Sosio. Tramite una piattaforma digitale, questi Comuni hanno la possibilità di far emergere nuove destinazioni turistiche e di promuovere le proprie attrazioni. Con l’installazione di pannelli multimediali, interattivi e touch screen da 65/75 pollici, in cui il turista può visualizzare e scegliere l’esperienza che desidera acquisire.

Attualmente, a questo progetto hanno aderito i Comuni di Contessa Entellina, Prizzi, Chiusa Sclafani, Giuliana. Nel turismo esperienziale l’offerta turistica tende a trasformarsi sempre di più in una reale esperienza di vita, in grado di coinvolgere emotivamente, intellettualmente e fisicamente l’ospite.

La parola chiave di questo progetto è: “Restare connessi!”. L’entroterra siciliano racchiude dei tesori culturali, custoditi da secoli in piccoli borghi, ma dalla grande importanza immateriale: la preservazione delle proprie origini e la valorizzazione di antichi tradizioni, strutture religiose, castelli, palazzi ricchi di storia e arte, per evitare che la cultura negativa, legata alla logica dell’abbandono prevalga sulla voglia di riscatto.

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