​Tra mito e lockdown i due Odisseo in scena nelle Gole - QdS

​Tra mito e lockdown i due Odisseo in scena nelle Gole

redazione web

​Tra mito e lockdown i due Odisseo in scena nelle Gole

lunedì 03 Agosto 2020

Il regista Anfuso e gli attori D’Agosta e Sbrogiò, che interpretano l’Ulisse giovane e quello anziano, parlano di questa figura. Nel week end registrata un’impennata nel flusso di pubblico nell'Alcantara. “Una gran voglia di normalità"

“Siamo molto felici perché nell’appena conclusa seconda settimana di repliche c’è stata un’impennata di spettatori per Odissea.

L’annuncio è del regista Giovanni Anfuso, che ha adattato e diretto lo spettacolo tratto da
Omero, alla sua seconda stagione
nelle Gole dell’Alcantara, prodotto da Buongiorno Sicilia e Vision Sicily con il supporto di Isola Bella Gioielli.

Cresce insomma il successo dello spettacolo – sempre sold out nella scorsa stagione e
inserito dalla Regione Siciliana
nell’elenco dei Grandi Eventi 2020
e gli organizzatori consigliano di affrettarsi a prenotare i biglietti, disponibili sia on line attraverso il circuito Boxoffice Sicilia, sia nel Botteghino
delle Gole,
aperto dalle 19 nei giorni degli spettacoli.

Odissea fino al 23 agosto prevede otto repliche a settimana: due a sera, alle 20.30 e alle 22.15, dal giovedì alla domenica.  

C’è una grande curiosità attorno a questo
lavoroche ha riportato il
mito nella sua cornice naturale
, ma con tanti riferimenti all’attualità, come hanno scritto gli spettatori nei post
sulla pagina ufficiale di Facebook dello
spettacolo (https://www.facebook.com/OdisseaDiOmeroOfficial/ ). Sulla pagina, inoltre,
viene richiesta ogni tipo d’ informazione. E altri quesiti vengono posti poi al numero di Buongiorno Sicilia, il 347
638 0512
, attivo tutti i giorni
dalle nove alle ventuno
per ricevere sia telefonate sia messaggi
Whatsapp
.

Al centro di questo spettacolo corale, spicca ovviamente il
personaggio di Ulisse, che Anfuso ha
voluto sdoppiare: in scena ci sono
infatti, per questo ruolo sia Davide Sbrogiò , sia Angelo
D’Agosta.

“L’Odissea
– ha sottolineato il regista – è il poema
di Ulisse
, ma è soprattutto una metafora
della vita
, così come il Mediterraneo
è metafora di ogni mondo. Mostriamo due momenti diversi di Odisseo. L’Ulisse
più giovane e quello più anziano. Un Odisseo vigoroso, con la voglia di acchiappare la vita, di mettersela in
tasca, assetato di conoscenza, e un
Odisseo maturo, che finalmente torna a
Itaca e insieme a Penelope vuol ricostruire
il nucleo familiare e un’esistenza fondata sulla saggezza,
sulla stabilità”.

“Il pubblico – ha aggiunto Anfuso – risponde con calore, con affetto, a questa narrazione,
quasi in una scambievole identificazione
con la figura di questo doppio Ulisse.
Si tende a mettere insieme l’esperienza
acquisita dell’Odisseo giovane e
rifondare tutto attorno a un ritrovato
equilibrio
, come desidera l’Ulisse
maturo
. Come a dire che il genio è
saggezza e gioventù
”.

Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza” ha declamato Angelo D’Agosta, spiegando che, “ovviamente non si tratta di un frammento dell’Odissea ma uno dei versi più famosi dell’Inferno, in cui però Dante parla di questo Ulisse che vuol sempre sapere, conoscere nuove cose sfidando le forze della Natura pur di raggiungere la conoscenza”.

“Questo – ha
sottolineato D’Agosta – è il tratto
caratteristico dell’Odisseo giovane,
che io interpreto. Un individuo curioso e
forse persino un po’ mascalzone. E
forse è anche questo a risultare gradito al pubblico. Anche se non so se gli spettatori prediligano l’Ulisse
giovane, l’avventuriero, o quello più saggio
, più maturo. Di certo, in
realtà, sono la stessa persona”.

“Credo che dopo il lockdown, con le sofferenze che ha comportato – ha detto Davide Sbrogiò, che interpreta l’Odisseo maturo -, il pubblico apprezzi particolarmente i due aspetti del protagonista rappresentati in quest’allestimento. Perché con l’Ulisse giovane coesiste quello più anziano. Il mio personaggio ha compiuto il suo percorso, anche di dolore. Ha vagato, ha perso dei compagni. E adesso è finalmente desideroso di pace. Di silenzio, di quiete, di sicurezza, di famiglia”.

“Il suo – ha aggiunto
Sbrogiò – è il coronamento di un viaggio fatto di sofferenza che ha come meta un grande desiderio di stabilità. E in
un certo senso è quello che noi tutti
in questi ultimi mesi abbiamo vissuto con
la pandemia
. E ora anche noi, come
Ulisse, vorremmo pace
”.

I due Ulisse, in tutte le repliche dell’Odissea, hanno raccolto scroscianti
applausi
, così come Liliana Randi (Atena
ed Euriclea), Salvo Piro (Omero), Giovanna Mangiù (Penelope/Circe), Luigi Nicotra (Telemaco), Corrado Drago (Alcinoo/Eumeo), Pietro Casano (Zeus/Antinoo) e Alberto Abbadessa (Euriloco).  

Applausi anche per Proci, ciurma,
sirene e ancelle
: Alessandro
Caruso, Gabriele D’Astoli
Giuliana
Giammona
, David Marchese, Luca Micci, Davide Pandolfo, Francesco
Reale
, Alessandra Ricotta, Francesco Rizzo e Ilenia Scaringi. E apprezzamento per elementi scenici e costumi di Riccardo Cappello, per le musiche, di Nello Toscano, per le coreografie di Fia Distefano e le luci di  Alberto
Russo
.

“Come – ha concluso Anfuso – l’Ulisse maturo: oggi che finalmente ci siamo
lasciati alle spalle i mesi più tristi
della pandemia, il pubblico, ciascuno di
noi, ha voglia di una ritrovata normalità
. Ecco perché tante prenotazioni per vedere quest’Odissea:
c’è una gran voglia di vivere il teatro,
la natura, la nostra Sicilia”.

La foto è di Santo Consoli

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